Gabry Ponte in finale all’Eurovision 2025: “Non suono dal vivo ma ho voluto lasciare la consolle sul palco”

Gabry Ponte ha permesso a San Marino di qualificarsi alla finale dell'Eurovision Song Contest che si terrà sabato 17 maggio. Il Dj italiano ha conquistato la qualificazione con Tutta l'Italia, canzone che grazie all'ultimo Festival di Sanremo – di cui era jingle – è diventato un vero e proprio tormentone. Inoltre, ogi, a un giorno dalla finale il dj italiano, secondo artista nazionale più ascoltato su Spotify dopo i mìManeskin ha anche lanciato una nuova canzone, ovvero Brokenhearted che lo vede duettare con i Train, band di San Francisco pluripremiata ai Grammy Awards per GEKAI Music.
Tutta l'Italia suonata in playback
Gabry Ponte si esibirà come ultimo durante la finale e lo farà facendo ballare tutta Basilea. In un incontro coi giornalisti il dj ha spiegato che della classifica finale non gli frega molto, raccontando anche com'è suonare in playback, visto che dal vivo sono solo le voci: "L'Eurovision Song Contest non permette a nessun artista di suonare alcuno strumento, abbiamo provato a chiedere una deroga per il fatto che sono un dj a differenza degli altri artisti che possono cantare ma niente da fare. Qui è tutto in playback ma è comprensibile perché essendo uno show tv hanno cambi palchi di un minuto, sembra il pit stop dei piloti di F1 e per permettere questa velocità non lasciano possibilità di suonare dal vivo".
La consolle sul palco e la voce nel ritornello
Eppure, nonostante solo le voci siano permesse dal vivo (nessuno strumento può essere amplificato, infatti l'armonica di Lucio Corsi è amplificata direttamente dal microfono con cui si amplifica la voce) Ponte ha voluto lasciare la consolle sul palco: "Ho preferito lasciarla perché mi piace che passi l'idea che è un pezzo di un dj, in realtà canto assieme ai ragazzi il ritornello, cosa che solitamente non faccio perché nella vita faccio altro, però ci si adatta allo show. La cosa più importante è riuscire a fare un'esibizione potente e che sia quanto più efficace possibile, lo show ha le sue dinamiche e le rispettiamo".
Gabry Ponte contento dell'esperienza a Eurovision 2025
Il dj si è detto contentissimo di poter essere sul palco svizzero: "Sono contentissimo di aver partecipato, perché arrivare a 52 anni e trovare ancora delle prime volte è bellissimo. Quando gli amici di San Marino mi hanno invitato a partecipare al contest ho deciso subito di farlo". Per quanto riguarda la kermesse Ponte ha spiegato che l'aspetto negativo, per come è abituato a lavorare, ovvero essere un maniaco del controllo, è non poter gestire tutto lui: "In una trasmissione così complessa e articolata è impossibile, a volte la sera smattiamo perché non abbiamo info su cosa fare il giorno dopo, ma forse è più un limite nostro non riuscire a rilassarsi. Di aspetti positivi ce ne sono veramente tanti, è un'esperienza che mi ha arricchito, imparare nuove cose è la più preziosa".
L'importante non è vincere
Sulla vittoria finale la pensa proprio come Lucio Corsi, il rappresentante dell'Italia: "Non sono ossessionato dal vincere, ovvio che quando si partecipa a una competizione lo si fa con l'intento di piazzarsi meglio possibile però questo è un contesto al di fuori della mia comfort zone, quindi ho accettato di partecipare col cuore e con entusiasmo ma sapendo benissimo di non avere tante possibilità di vincere. La mia priorità è quella di fare bella figura e fare l'esibizione migliore possibile". Il dj ha anche ammesso di aver sentito Carlo Conti prima della partecipazione, il conduttore, infatti, è stato colui che ha fortissimamente voluto Tutta l'Italia come sigla del Festival dando il la al tormentone.