video suggerito
video suggerito

Elodie fa ballare i 44 mila di Napoli, è la prima donna a farlo: è una vertigine per chi fatica ad accettarlo

Sono 44 mila le persone che hanno riempito il Maradona di Napoli per Elodie e la cantante li ha ripagati con uno show che strizza l’occhio alle grandi star americane.
A cura di Francesco Raiola
20 CONDIVISIONI
Elodie al Maradona con la maglia del Napoli - ph Kimberley Ross
Elodie al Maradona con la maglia del Napoli – ph Kimberley Ross

C’è stato un momento, era il 2017, in cui Elodie aveva difficoltà a riempire i club, succedeva poco dopo la fine di Amici quando lei era una promessa che rischiava – come avevamo visto spesso – di non essere mantenuta. Quei concerti furono cancellati e cominciò il balletto dei manager. A guardarlo adesso, dopo aver assistito al concerto allo stadio Maradona di Napoli con 44 mila persone (quante quelle di Milano), quell’epoca sembra lontanissima.

Nel frattempo Elodie ha raggiunto lo status di popstar italiana, che piaccia o no: il suo spettacolo diventa una notizia, inizialmente per lo stadio, poi per il caso dei biglietti a 10 euro – che c’erano, così come anche per gli artisti che l'hanno preceduta, ma non sappiamo quanti siano e come siano finiti in circolo – e infine per la cosa più importante, ovvero il concerto in sé. Insomma fa notizia appena si muove, ma chi riempiva lo stadio che sarà di De Bruyne – per mantenere un’attualità sportiva – era lì solo per cantare le sue canzoni e condividere quello spazio con lei.

Elodie allo stadio Maradona - ph Kimberley Ross
Elodie allo stadio Maradona – ph Kimberley Ross

Elodie è la prima donna a cantare al Maradona (sic), con uno spettacolo che ripercorre quello del San Siro di Milano, con quattro parti – Audace, Galattica, Erotica e Magnetica – più apertura e bis finale, gli intermezzi con la drag queen Ambrosia, le bandiere arcobaleno, il Free Palestina sul maxischermo a chiudere lo spettacolo e un unico ospite, Gigi D’Alessio, con cui l’abbiamo vista sullo stesso palco pochi giorni fa: insieme si esibiscono in Una magica storia d’amore, Insieme a lei e Io vorrei, conquistando il cuore dei fan partenopei e praticamente giocando in casa.

Il palco è ben costruito, prevede la pedana centrale a T, reggerlo non è facile, l’aiutano i grandi led, obbligatori, il corpo di ballo e solo qualche volta sembra un po’ troppo sola su uno spazio immenso. Lo spettacolo guarda sicuramente all’estero, alle grandi interpreti e cantanti americane. Elodie ha preso l’idea dell’ultimo tour nei palazzetti e lo ha espanso e adattato agli stadi molto più ampi degli stadi, ha mantenuto questa commistione di voce e ballo (con l’apice nella parte Erotica, ovviamente), laddove con ballo si intende la capacità di costruire uno show in cui riesce a far essere protagonista la parte più carnale: i commenti sul fatto che usa il corpo parlando di Gaza fanno ridere (ciao Pillon), così come quelli, in generale, sull'uso nello show (come se fosse l'unica e come se uno spettacolo musicale non prevedesse pure la cura dei dettagli di abiti e coreografie), insomma, Elodie usa il corpo come lo usiamo tutti, uomini e donne. Riuscendo, inoltre, a sfruttare al meglio i punti forti delle sue canzoni, soprattutto i tormentoni.

Elodie al Maradona - ph Alfonso Maria Salsano
Elodie al Maradona – ph Alfonso Maria Salsano

Insomma, lo spettacolo è pieno di canzoni che in pochi anni sono diventate popolari, alcuni cult del pop italiano contemporaneo (qualcuna più riuscita, qualcuna meno, ma in un repertorio che cresce è normale), ci sono Tribale e Black Nirvana con cui parte, ma anche Vertigine, Guaranà, Mi ami mi odi, Ok, Respira, Pensare male – con tanto di urlo Sì ‘na preta, diventato famoso dopo che all’Ariston lo gridarono a Rose Villain -, Due, Dimenticarsi alle 7 – accompagnata da un corpo di Drag Queen, apice di questa vera e piena comunanza con la comunità LGBTQIA+ -, giù giù fino a Ciclone, Margarita e Bagno a mezzanotte che chiude la serata (nel mezzo anche il dj set di Nina Kravitz).

C’era molta aspettativa e la paura di mancare l’appuntamento a un certo punto sembrava nell’aria ma non siamo più nel 2017, Elodie ce l’ha fatta, possiamo dirlo. A Sanremo non ci aveva entusiasmato, sembrava scarica, forse con troppa pressione addosso, anche in vista degli stadi da riempire, ma alla fine ha recuperato tutto in corsa e lo spettacolo allo stadio lo ha dimostrato. Ora riparte da 90 mila, e l’appuntamento è ai Palazzetti.

20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views