Eddie Brock, Sayf, Samurai Jay e Nayt: ecco chi sono gli esordienti a Sanremo 2026

Con l'annuncio dei 30 concorrenti Big del Festival di Sanremo 2026, la discussione sul roster, curato da Carlo Conti, si è prima accesa sulla mancanza di "grandi nomi" nazionali popolari. Per poi concentrarsi, solo dopo poche ore, sui nomi degli esordienti che calcheranno per la prima volta da concorrenti Big il palco dell'Ariston: tra di loro compaiono nomi già noti come Tommaso Paradiso, ex frontman dei TheGiornalisti e oggi solista, e Luché. Il rapper di Marianella, ex membro dei Co'Sang e uno dei nomi di spicco nella scena rap italiana, aveva già partecipato come ospite durante la serata cover del Festival di Sanremo 2024, accompagnando Geolier nel brano "Strade", insieme a Gigi D'Alessio e Guè (qui l'intervista per il suo ultimo disco Il mio lato peggiore). Sono 10 in totale, anche se alla lista potrebbe aggiungersi anche Ditonellapiaga che ha partecipato da Big a Sanremo 2021, in coppia con Donatella Rettore in "Chimica".
Da Luché a Tommaso Paradiso, passando per Nayt e Sayf
Per quanto "sconosciuti" nella dimensione sanremese, ci sono altri nomi, oltre Luché e Tommaso Paradiso, che hanno già guadagnato una visibilità molto ampia. È il caso di Nayt, nome d'arte di William Mezzanotte, con all'attivo oltre 10 anni di carriera e gli ultimi 5 album certificati FIMI. La sua penna può essere considerata tra le migliori del panorama italiano e lo dimostrano i suoi due ultimi album, Habitat (qui l'intervista) e soprattutto Lettera Q (qui l'intervista). Ma non solo, perché la sua scrittura intima e di grande attualità sociale si lega anche a una natura da grande performer: il risultato sono intravedibili anche dal tour nei palazzetti (qui il racconto del suo ultimo concerto al PalaPartenope). Facendo solo un passo di lato, troviamo Sayf, nome d'arte di Adam Sayf Viacava. La sua storia potrebbe risultare poco conosciuta ai più, ma l'impatto nella scena musicale urban italiana, con la possibilità di espandersi anche in altri confini (vedi Sto bene al mare con Marco Mengoni e Rkomi) lo rendono uno dei pezzi pregiati di questo roster.
La sorpresa Eddie Brock grazie al successo di Non è mica te
Nel 2025 ha pubblicato l'Ep "Se dio vuole" che ha acceso i riflettori nei suoi confronti, ma soprattutto ha permesso al pubblico di scoprire la sua grande varietà musicale: da performer, si è esibito anche in brani con la tromba e potremmo assistere sul palco di Sanremo 2026 a qualche sorpresa. (Qui l'intervista). La sorpresa delle sorprese è invece Eddie Brock, nome d'arte di Edoardo Iaschi. Il giovane cantautore romano, dopo un'esperienza al Coca-Cola Future Legend con Annalisa nel 2019 e 7 anni di dischi, dall'Ep Roma Dorme all'album del 2025 Amarsi è una rivoluzione, arriva al Festival di Sanremo 2026 da concorrente Big (qui l'intervista) . Un nome inaspettato, ma neanche così tanto, se riflettiamo su quanto la sua voce abbia ormai permeato la quotidianità degli utenti di TikTok e non solo grazie al successo di Non è mica te. Solo una vetrina delle sue qualità da cantautore che invece potrebbero finalmente affacciarsi al pubblico mainstream sul palco del Festival.
Samuray Jay, Chiello e Tredici Pietro hanno già alle spalle tanti anni di carriera
C'è anche chi come Chiello e Samurai Jay hanno ormai all'attivo una lunga carriera nella musica urban: l'attuale cantautore potentino ha esordito discograficamente con gli Fsk Satellite nel 2019, dopo alcuni singoli precedenti. Il successo della formazione trap, che ha certificato disco di platino e disco d'oro rispettivamente i suoi progetti, ha però lasciato spazio nel 2021 alla sua carriera da solista. Comincia con Oceano Paradiso e prosegue successivamente con Mela Marcia e Scarabocchi dello scorso 31 marzo 2025. Una natura più cantautoriale è ciò che caratterizza la sua evoluzione musicale e lo dimostra anche la sua partecipazione, durante l'ultima edizione del Festival di Sanremo nella serata cover con Rose Villain in Fiori rosa, fiori di pesco di Lucio Battisti. Discorso diverso per Samurai Jay, con all'attivo due album, Lacrime del 2020 e l'Ep Respira (qui l'intervista). Una matrice rap che però nel tempo ha saputo giocare anche con altri generi musicali, dalla radice latina fino al successo, quest'estate con Halo. Insieme a loro può essere inserito anche Tredici Pietro che però, nel 2025, ha vissuto uno dei momenti di maggior esposizione con il suo album Non guardare giù (qui l'intervista), ma anche con il successo di Che gusto c'è con Fabri Fibra nel disco di quest'ultimo. Dapprima riconosciuto come figlio del più celebre Gianni Morandi, Tredici Pietro è riuscito a costruire un percorso solido tra rap e pop, arrivando nel momento più giusto al Festival di Sanremo 2026.
Bambole di Pezza e la coppia Maria Antonietta/Colombre: gli outsider di Sanremo 2026
Chiudono la classifica Bambole di Pezza e la coppia formata da Maria Antonietta e Colombre. Partiamo dalla formazione pop punk milanese, composta da Cleo, Morgana Blue, Dani Piccirillo, Kaj e Xina: le cinque interpreti hanno ormai un repertorio composto da 5 album, l'ultimo è Wanted nel 2025. Sono comparse anche sul palco dell'ultimo Concertone del Primo Maggio a Roma, dove hanno cantato due brani: Senza permesso e Superlove. Si potrebbe costruire attorno a loro anche un contesto di musica di denuncia, come Non sei sola del 2022 con Jo Squillo, pubblicata il 25 novembre 2022, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. Mentre Maria Antonietta e Colombre hanno già dei percorsi attraverso Sanremo Giovani, ma si presentano per la prima volta insieme come concorrenti Big alla prossima edizione del Festival. Una scelta che vede le sue origini anche in Luna di Miele, il primo album scritto a 4 mani dai due partner (anche nella vita reale). E il nome di Colombre aveva già fatto parte della scena indie, come nel 2017 quando aveva pubblicato Pulviscolo (qui l'intervista), e anche il più recente Realismo magico in Adriatico (qui l'intervista).