Beatrice Venezi è la nuova Direttrice del Teatro La Fenice di Venezia: le sue prime parole

Beatrice Venezi è la nuova direttrice del Teatro La Fenice di Venezia, o direttore, come preferisce essere chiamata la direttrice d'orchestra lucchese. In un comunicato stampa dello stabile veneziano, si legge che dopo i dovuti colloqui la scelta è stata approvata all'unanimità da parte del Presidente della Fondazione, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e da tutti i consiglieri di indirizzo. La notizia non meraviglia, già nei giorni scorsi il suo nome era il più papabile per sedersi alla direzione di uno dei teatri più noti del panorama italiano, impegno che comincerà a partire da ottobre 2026 con un mandato di circa quattro anni, che si chiuderà a marzo 2030.
Nella nota stampa del Teatro si sottolinea come questa scelta rappresenti per La Fenice un valore aggiunto in termini di "professionalità, visibilità internazionale, energia e rinnovamento", ma soprattutto come questa designazione porti una delle poche figure femminili a un ruolo apicale "nel panorama dei grandi teatri lirici internazionali, confermando la vocazione globale e innovatrice della Fenice". Venezi è uno dei nomi più conosciuti per quanto riguarda il mondo della lirica italiana e internazionale, sia proprio perché è una delle poche donne con una visibilità importante, sia per alcune polemiche politiche che l'hanno seguita in questi anni.

Le prime parole di Venezi sono stata di ringraziamento ed emozione per l'incarico in quello che definisce "una istituzione a cui ho sempre guardato con grande rispetto ed ammirazione per la qualità ed il prestigio che esprime" come ha dichiarato all'Adnkronos da Bangkok dove dirigerà un concerto con Placido Domingo: "Sono profondamente onorata di ricevere questo prestigioso incarico, che mi impegnerò ad onorare sia a livello nazionale che internazionale" ha detto spiegando di non vedere l'ora di cominciare "questo dialogo umano, artistico e musicale con il Teatro, la città di Venezia e il suo pubblico"
Venezi, che incontrerà a breve il Sovrintendente e i lavoratori del Teatro per iniziare a definire le linee programmatiche della sua direzione musicale, è molto vicina a Giorgia Meloni, come ha più volte dichiarato in passato, e proprio questo le ha portato non poche polemiche, le sue posizioni politiche e l'appartenenza del padre a Forza nuova, come rivelò in un'intervista a cui disse di ispirarsi a "Dio, Patria e famiglia", slogan fascista che, però, a Fanpage spiegò così: "Non è uno slogan, sono valori alla base di tutte le società che hanno un indirizzo conservatore, non vedo niente di fascista nel dire che amo la mia patria, che amo visceralmente l'Italia (…). E poi Dio: io sono credente, per me è un valore, se poi questo non è condiviso…
Nell'intervista si disse anche pronta a intraprendere un cammino politico "compatibilmente con quelle che possono essere le mie attitudini e competenze" e poco dopo la chiamata arrivò, un mese dopo, infatti, l'ex Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano la nominò consigliera per la musica, ruolo che ha coperto dal 2022 al 2024. Il sovrintendente Nicola Colabianchi ha dichiarato che l'ha scelta perché "è un ottimo direttore d'orchestra e perché è una donna che a soli trentacinque anni si è già affermata a livello internazionale" e che "in più occasioni le sue qualità musicali ed umane".