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Alfa: “Non voglio fare il cantante per sempre, mi vedrei a lavorare alla Disney. I bulli? Li ho perdonati”

Il giovane artista ha spiegato il motivo per cui ha lasciato il rap e ha raccontato del suo rapporto con i bulli. Alfa ha anche rivelato che non vuole fare il cantante per tutta la vita: “Mi piacerebbe cambiare completamente”.
A cura di Eleonora Di Nonno
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Sogna ragazzo sogna è la canzone che Alfa, in duetto con Roberto Vecchioni, ha scelto per la serata cover a Sanremo 2024, arrivando al quinto posto nella classifica della giornata. Il brano è del 1999, anno in cui Alfa, Andrea De Filippi all'anagrafe, non era ancora nato. Ma se è qui è anche grazie a Roberto Vecchioni, che con la sua Luci a San Siro aveva fatto innamorare i genitori del giovane artista. A rivelarlo è stato lui stesso nella trasmissione Che Tempo che Fa, mentre a Fanpage raccontò: "Mio padre non è un grande cantante ma dice di saper cantare una sola canzone (‘Sogna, ragazzo, sogna') e la cantava al karaoke dei villaggi turistici". In un'intervista a Oggi, Alfa ha raccontato come Vecchioni lo abbia incoraggiato poco prima di entrare in scena: "Ci sei solo tu". Il cantate genovese ha poi confessato che non vuole fare musica per tutta la vita, spiega perché ha lasciato il rap e come sia riuscito a perdonare i suoi bulli.

Alfa: "Non voglio fare il cantante per tutta la vita"

A soli 18 anni il suo brano Cin cin (dedicato al suo primo amore) finisce su TikTok, diventa virale, poi arrivano le proposte dalle etichette discografiche, Sanremo 2024 e infine il riconoscimento da Assomusica per la migliore esibizione live di un artista esordiente. Per Alfa la carriera nel mondo della musica ha sostituito quella che avrebbe avuto continuando a frequentare Economia alla Bocconi. Non vuole, però, fare il cantante per tutta la vita: "Non vorrei mai arrivare al punto in cui le nuove canzoni non interessano nessuno e la gente viene ai concerti solo per sentire quelle vecchie. Vorrei arrivare a quarant’anni e poi cambiare completamente, rimanendo nell’ambito creativo. Sono fan dei film d’animazione, mi vedrei a lavorare alla Disney".

Alfa e il rapporto con le sue fragilità

Il nome Alfa non è un riferimento all'appellativo "maschio alfa" ma alla prima lettera dell'alfabeto greco, tributo al suo passato come classicista. "Ho iniziato a suonare la chitarra da piccolo, poi alle medie ero in una band – racconta il cantante – Al liceo, grazie al rap, ho scoperto di avere una voce. Facevo le battaglie di freestyle. Per me era una rivalsa perché sono sempre stato sfigato". Per l'artista l'adolescenza non è stato un momento semplice, periodo in cui ha dovuto fare i conti con i bulli. "Quando torno a Genova con i bulli di allora ci vediamo, ci salutiamo. Uno mi ha chiesto anche un accredito per un concerto ed è venuto con la fidanzata – rivela Alfa – A 14 anni siamo tutti un po’ stronzi, li ho perdonati. Ancora oggi però mi porto dietro l’insicurezza sul mio aspetto fisico". Il cantante spiega il motivo per il quale ha lasciato il rap: "Ho iniziato ad annoiarmi perché si puntava tutto sull’ostentazione: la macchina costosa, i vestiti firmati". A pensarci, è chiaro che Alfa preferisce la gentilezza, le canzoni d'amore e portare sul petto un cuore giallo: "L’ho disegnato io, è un portafortuna. Mi sembra che la musica stia diventando troppo cool. Io non sarei a mio agio vestito Prada o Gucci. Voglio essere ciò che scrivo, non quello che indosso".

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