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Alessandro Baricco torna a casa dopo il trapianto: “Ora bisogna andare avanti e ricostruire”

Alessandro Baricco è tornato a casa dopo il trapianto di cellule staminali avvenuto lo scorso 26 gennaio: “Finalmente, grande gioia” annuncia lo scrittore sui social.
A cura di Ilaria Costabile
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Alessandro Baricco è tornato a casa dopo il trapianto di cellule staminali. Lo annuncia con un post caricato sui social, in cui si dice contento per il successo riscontrato in queste settimane successive all'intervento che, però, sono ancora molto delicate e decisive: "Ora si tratta di andare avanti e costruire con pazienza e disciplina" dichiara lo scrittore, per poi aggiungere: "Sperando di vedere arrivare presto anche i festeggiamenti. Nel caso intendo farli durare anni".

Lo scrittore è stato sottoposto al trapianto di cellule staminali lo scorso 26 gennaio, seguito dal team dell'Istituto per la ricerca e cura del cancro di Candiolo. Ed è a loro, infatti, che rivolge un pensiero nel giorno del suo ritorno a casa: "Da loro ho solo ricevuto cura, attenzione e gentilezza. È andato proprio tutto liscio, col trapianto, e so che se questo è successo è anche per l'ondata di affetto ed energia che tante persone mi hanno mandato, spesso da lontano". Un ringraziamento, quindi, che si estende a tutti coloro che in queste settimane hanno dimostrato una sincera apprensione nei suoi confronti, sin dal momento in cui ha annunciato di avere la leucemia mielomonocitica cronica e che i medici avevano previsto per lui un trapianto di cellule staminali del sangue.

Anche in quell'occasione l'annuncio era arrivato tramite social, con un lungo ed intenso post, in cui l'autore spiegava che per ragioni di salute, dopo aver scoperto il male che lo aveva colpito, si sarebbe assentato per sottoporsi al percorso terapeutico necessario alla guarigione. Donatrice delle cellule staminali necessarie al trapianto è stata sua sorella Enrica, menzionata anche nel messaggio con il quale in prima persona ha comunicato cosa stesse accadendo nella sua vita: "Una donna che ai miei occhi era giù piuttosto speciale prima di questa avventura, figuriamoci adesso". I due, durante tutto il periodo del ricovero, si sono tenuti in contatto tramite videochiamate, dal momento che la situazione attuale non permetteva ai familiari di stare a contatto, "ma non abbiamo perso l'ottimismo con l'avvicinarsi dell'intervento" ha dichiarato la donna.

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