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Alessandro Baricco ha la leucemia, la sorella Enrica gli donerà le cellule staminali: “Lottiamo insieme”

“Eccoci qui. Io e te accomunati anche da questa avventura”, le parole di Enrica Baricco. Lo scrittore ha annunciato di avere una leucemia mielomonocitica cronica.
A cura di Biagio Chiariello
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Sarà la sorella Enrica a donare ad Alessandro Baricco le cellule staminali per il trapianto necessario dopo la diagnosi annunciata due giorni fa dallo stesso scrittore sui social: leucemia mielomonocitica cronica. "Già. Eccoci qui. Io e te accomunati anche da questa avventura. Lotteremo. E lo sappiamo fare bene…", le parole della donna su Linkedin. “Una donna per me speciale già prima di questa avventura. Figuriamoci adesso” ha commentato invece lo stesso scrittore.

Il rapporto dello scrittore con la sorella

L’operazione, la cui data non è ancora stata stabilita, si svolgerà all’Istituto di Candiolo, centro oncologico torinese. "Avverrà in questi giorni, dipende dagli esiti della parte affidata alla sorella", spiega Gloria Campaner, compagna dello scrittore, a La Stampa. "La partita è ancora tutta da giocare e ora, come in questi ultimi mesi, ci concentriamo sul risultato: andrà tutto bene". Alessandra ed Enrico si sentono "attraverso le videochiamate: la situazione attuale non permette ai familiari di stare vicino ai malati, ma io e Alessandro possiamo comunque prendere con leggerezza questo momento, possiamo restare in contatto. Io sto studiando ma ho annullato l’attività concertistica. Fin dall’inizio abbiamo scelto di affrontare il problema con il desiderio di riderne e adesso che siamo arrivati all’intervento, non molliamo l’ottimismo" dice ancora Gloria.

La malattia che ha colpito Baricco

Sulla malattia che ha colpito Alessandro Baricco è intervenuto anche Sergio Amadori, presidente di Ail, Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, spiegando che malattie come questa “sono a decorso lento: a volte durano parecchi mesi, un anno, due, tre, il paziente soprattutto all’inizio spesso fa una vita normale. Ma poi il rischio di queste forme è che si trasformino in una vera e propria leucemia mieloide acuta che è una patologia estremamente grave. Il motivo per cui è stato deciso il trapianto è proprio questo“.

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