video suggerito
video suggerito
Processo sulla morte di Stefano Cucchi

Cucchi “violentemente pestato dai carabinieri”. Procura chiede nuova perizia

La Procura di Roma ha messo nero su bianco le accuse nei confronti dei militari indagati per la morte del geometra 32enne, avvenuta nell’ottobre di 6 anni fa all’ospedale Pertini nella Capitale.
A cura di Biagio Chiariello
2.770 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Nella notte tra il 15 ed il 16 ottobre 2009 Stefano Cucchi fu sottoposto ad un violentissimo pestaggio da parte di carabinieri appartenenti al comando stazione di Roma Appia". Lo affermano i pm romani n una richiesta nell’ambito di un incidente probatorio per chiedere al gip una nuova perizia medico legale sulle lesioni patite dal ragazzo dopo che nell'ottobre del 2009 fu arrestato per possesso di droga.

Il caso Cucchi

Stefano Cucchi, 32 anni, morì il 22 ottobre del 2009 all’ospedale Sandro Pertini di Roma, con il volto, gli occhi e la schiena coperti di lividi, e lesioni. Era entrato in carcere sette giorni prima, con l’accusa di essere in possesso di alcuni grammi di droga. Il 31 ottobre 2014 la corte d’Appello di Roma ha assolto tutti gli imputati nella vicenda, ribaltando quanto deciso dai giudici in primo grado: condanna per omicidio colposo a un anno e 4 mesi a carico di quattro medici e a due anni per il primario del Pertini. Più 8 mesi ad un altro medico per falso ideologico.

5 carabinieri indagati

Nell’ambito dell’inchiesta bis sulla morte di Stefano Cucchi risultano invece indagati 5 carabinieri. Tre sono accusati di lesioni aggravate: si tratta di Alessio Di Bernardo, Raffaele D'Alessandro, Francesco Tedesco (tutti per lesioni personali aggravate e abuso d'autorità). E ancora, Vincenzo Nicolardi e Roberto Mandolini (per falsa testimonianza e, il solo Nicolardi anche di false informazioni al pm). In particolare, ai primi tre si contesta, dopo avere proceduto all’arresto di Cucchi per detenzione di droga e dopo aver eseguito una perquisizione domiciliare, “spingendolo e colpendolo con schiaffi e calci, facendolo violentemente cadere in terra – si legge nel capo d’imputazione – di avergli cagionato «lesioni personali, con frattura della quarta vertebra sacrale e della terza vertebra lombare”.

2.770 CONDIVISIONI
240 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views