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Copasir: “Possibile che miliziani Isis arrivino coi barconi”

A dichiararlo Giacomo Scucchi, presidente del Copasir, che tuttavia non fornisce indicazioni più precise in merito. “Nella fuga dalla Libia quelli che non sono diretti verso sud potrebbero anche decidere di tentare la carta del viaggio in mare verso l’Europa”.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo la liberazione della città libica di Sirte il rischio che il nostro paese possa essere raggiunto da miliziani dello Stato Islamico sarebbe concreto. E' quanto afferma in un'intervista rilasciata all'Agi Giacomo Scucchi, presidente del Copasir, spiegando che "lo scenario è completamente cambiato e cresce oggettivamente il rischio che dei combattenti possano fuggire in Europa anche via mare". L'uomo alla guida del Comitato Parlamentare per la sicurezza della Repubblica aggiunge:  "A lungo è stato altamente improbabile, se non impossibile che Daesh facesse viaggiare suoi affiliati sui barconi, esponendo ai rischi oggettivamente alti della traversata uomini su cui aveva investito in tempo e soldi". Oggi tuttavia si è "in pieno caos, e nella fuga dalla Libia quelli che non sono diretti verso sud potrebbero anche decidere di tentare la carta del viaggio in mare verso l'Europa. Sono cani sciolti, gente allo sbando, che scappa – sottolinea Stucchi – poi si tratta di capire quali intenzioni ha chi dovesse davvero arrivare in questo modo: semplicemente far perdere le proprie tracce oppure voler continuare a ‘combattere' in nome della propria causa?". Il condizionale è d'obbligo e lo stesso non fornisce informazioni di pericoli concreti, bensì un'opinione.

Per quanto riguarda le minacce a Roma lette sui muri della stessa Sirte, per il presidente del Copasir "vanno lette nell'ottica della propaganda fatta da Daesh negli ultimi anni e negli ultimi mesi, soprattutto in Libia. Nel mirino c'è l'Occidente in genere con tutti i simboli che il sedicente Califfato intende abbattere, e Roma come culla della cristianità è un bersaglio come qualsiasi altra città degli ‘infedeli'". In merito alla possibile presenza nel milanese di miliziani  libici, tunisini e sudanesi, di cui parlerebbero i servizi di Tripoli, Scucchi spiega: "La situazione è attentamente monitorata dalle nostre forze dell'ordine e dalla intelligence. Ci sono state delle inchieste e altre sono in corso ma in diversi casi potrebbe anche trattarsi di elementi solo di passaggio, che sono stati in certe zone e che adesso si trovano da tutt'altra parte".

Scucchi prosegue: "Vedo anche su Internet offerte di vacanze a prezzi decisamente bassi ma in aree sicuramente a rischio: io farei grandissima attenzione prima di prenotare". Il presidente del Copasir spiega: "Prima di farsi tentare da offerte stracciate per mete pericolose – ribadisce Stucchi – è il caso di consultare il sito della Farnesina", che nella sezione ‘viaggiare sicuri' da' indicazioni dettagliate sui Paesi da evitare o comunque sui comportamenti da seguire in certe situazioni.

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