Continuano i raid di Assad contro gli ospedali: Aleppo est senza strutture sanitarie
Ancora un raid aereo su Aleppo est e ancora una volta ad essere stato colpito è stato un ospedale: ora tutta l'area orientale della città, controllata in parte dai ribelli, è priva di strutture sanitarie dopo che l'Omar Bin Abdul Aziz Hospital è stato distrutto ieri sera da colpi di artiglieria. A denunciarlo stamattina è stata l'Unione delle organizzazioni mediche siriane (Uossm). Al momento non vi sono dati sulle vittime, ma vi sono testimonianze di pazienti e membri dello staff dell'ospedale rimasti sotto le macerie.
Altri quattro ospedali, fra i quali anche uno specializzato in pediatria, erano già stati chiusi ieri a causa di bombardamenti aerei e di artiglieria. A questo punto l'area orientale della città, sotto l'assedio delle forze governative sostenute dalla Russia fin da luglio, è del tutto priva di assistenza sanitaria. Quella di bombardare gli ospedali è con ogni evidenza una strategia che intende colpire i civili di Aleppo Est, secondo quanto sostiene anche l'Osservatorio Siriano per i diritti umani, secondo il quale anche stamani sono stati effettuati i bombardamenti del regime contro i quartieri orientali della città. In questa zona, in mano ad alcuni gruppi ribelli, vivono migliaia di civili imprigionati in una situazione sempre più complicata, mentre scarseggiano cibo, acqua e medicine.
Dopo un cessate il fuoco durato quasi un mese da alcuni giorni il regime di Assad ha ripreso con intensità i raid su Aleppo: nel frattempo Mosca ha annunciato una nuova offensiva ufficialmente contro i jihadisti a Idlib e Homs (centro). Le incursioni russe sono state condotte dalla portaerei Admiral Kuznetsov, attraccata da una settimana al largo della costa siriana allo scopo di rafforzare la presenza militare russa.