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“Chiese all’Fbi di insabbiare l’inchiesta su Russiagate”: nuova bufera su Donald Trump

Secondo una rivelazione del New York Times Trump ha chiesto all’ex direttore dell’Fbi, licenziato martedì scorso, di fermare l’inchiesta sui legami tra la Russia e l’ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Michael Flynn.
A cura di Davide Falcioni
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Donald Trump finisce nuovamente al centro di una polemica. A 24 ore dalle rivelazioni del Washington Post, secondo cui il capo dello stato ha passato informazioni riservate alla Russia, è il New York Times a sganciare una nuova "bomba mediatica" sostenendo che il presidente nel mese di febbraio ha chiesto all'ex direttore dell'Fbi, licenziato martedì scorso, di fermare l'inchiesta sui legami tra la Russia e l'ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Michael Flynn, rimosso proprio per i suoi legami con Mosca. Il quotidiano cita un appunto scritto dallo stesso Comey poco dopo un incontro alla Casa Bianca. "Spero che tu possa lasciar perdere" l'inchiesta, avrebbe affermato  Trump secondo il documento citato dal Nyt. Si tratterebbe della prova che il presidente tentò di influenzare l'Fbi e il ministero della Giustizia nell'indagine sul Russiagate, sulle collusioni tra persone vicine a Trump e Mosca.

Dal canto suo la Casa Bianca ha prontamente smentito le accuse, dichiarando di non aver mai chiesto a Comey di fermare le indagini: "Il presidente – spiega una nota – non ha mai chiesto a Comey o a chiunque altro di porre fine ad alcuna indagine, compresa ogni indagine relativa al generale Flynn". Trump "ha il più alto rispetto per le nostre agenzie delle forze dell'ordine e per tutte le inchieste – si sottolinea nel comunicato – questa non è una presentazione vera o accurata della conversazione tra Trump e Comey".

Naturalmente l'ennesima accusa di ingerenza da parte di un autorevole quotidiano statunitense non fa che rafforzare l'imbarazzo della Casa Bianca, costretta ancora una volta a fare i conti con il sospetto che il Presidente abbia tentato di manipolare gli apparati di intelligence. Trump per il momento non ha smentito. Al contrario, ha rivendicato la legittimità di quelle iniziative: "Come presidente volevo condividere con la Russia fatti riguardanti il terrorismo e la sicurezza sui voli di linea, cosa che io ho assolutamente il diritto di fare", ha dichiarato ieri Trump come replica allo scoop del Washington Post, confermando di fatto di aver messo a disposizione , durante quello che definisce "un incontro ufficialmente previsto alla Casa Bianca", delle informazioni di intelligence.

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