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Cesare Battisti: il Brasile non lo vuole più

«Il visto permanente di Battisti è da annullare». Lo afferma la Procura di Brasilia, secondo la quale il permesso non può essere concesso a chi ha commesso un reato per cui in Brasile c’è l’estradizione. I magistrati ora vogliono l’ immediata espulsione dell’ex terrorista in Messico o in Francia, ma non in Italia.
A cura di Biagio Chiariello
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la Procura di Brasilia chiede l annullamento del visto all ex terrorista
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Cesare Battisti

Nuova importante svolta nella vicenda giudiziaria di Cesare Battisti, l'ex terrorista di “Proletari Armati per il Comunismo”, condannato in contumacia all'ergastolo per quattro omicidi, che lui dice di non aver commesso, durante i sanguinosi anni di piombo. La notizia è che il visto dell'ex Primula Rossa è a rischio. Se infatti, lo scorso 8 giugno, la Corte Suprema del Brasile (Supremo Tribunal Federal) decideva di avallare la decisione dell’ex Capo dello Stato Lula di “non estradare” Cesare Battisti in Italia, ieri Hélio Heringer, procuratore della Repubblica, ha riaperto i giochi con una richiesta ufficiale “attesa” dall’avvocato dell’Italia Nabor Bulhoes. Lo stesso STF ha, infatti, chiesto l'annullamento del visto permanente in Brasile di Battisti. Annullamento perché Battisti non è un rifugiato politico, non ha ottenuto l’asilo né è stato estradato anche se, lo stesso STF conviene, era “estradabile”.

Ora le soluzioni sono due: deportazione in un Paese in cui l’ex terrorista scrittore ha vissuto in passato, come il Messico o la Francia, o l’espulsione in un'altro Paese. Anche sembra esclusa l'ipotesi italiana, che violerebbe la decisione dell'ex presidente della Repubblica. Peraltro il procuratore Heringer, secondo quanto scrive il quotidiano "O’Globo",  sottolinea che la richiesta non ha nulla a che fare con il dossier sulla mancata estradizione di Battisti in Italia.

La risposta alla richiesta di annullamento del visto permanente di Battisti non si è fatta attendere: «Non credo che Cesare Battisti possa essere sottoposto ad una nuova Via Crucis, è in Brasile per una decisione sovrana» ha detto il giudice del Supremo Tribunale Federale di Brasilia, Marco Aurelio Mello.

Sull’evoluzione delle vicende legate al destino di Battisti si è discusso lungamente. Non sono mancate le polemiche internazionali, i botta e risposta giudiziari e diplomatici tra i due Stati. Una situazione che negli anni non ha potuto che acuire lo sconforto e la rabbia dei parenti delle vittime dell'estremista.

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