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Caso Ilva: tensione al corteo, Clini assicura misure urgenti

Oggi la manifestazione dei lavoratori a Taranto bloccata dall’irruzione di centinaia di contestatori. Da Bari, intanto, il ministro assicura un provvedimento d’urgenza per rendere operativo il protocollo d’intesa. E l’Ilva dice: “Basta conflittualità”.
A cura di Susanna Picone
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Oggi la manifestazione dei lavoratori a Taranto bloccata dall’irruzione di centinaia di contestatori. Da Bari, intanto, il ministro assicura un provvedimento d’urgenza per rendere operativo il protocollo d’intesa. E l’Ilva dice: “Basta conflittualità”.

Vi è stata oggi a Taranto la manifestazione organizzata dai sindacati per i lavoratori dell’Ilva, che protestano contro le decisioni della magistratura e i sigilli allo stabilimento siderurgico. Nel corso della mattinata ci sono stati diversi momenti di tensione quando centinaia di contestatori sono arrivati in piazza Vittoria, dove era in corso il comizio dei leader sindacali, interrompendo la manifestazione col lancio di uova e fumogeni. I leader dei sindacati sono stati costretti a interrompere i comizi, un rappresentante dei manifestanti ha avuto la possibilità di parlare e di proclamare un loro documento ponendosi contro i sindacati che, a loro dire, non li rappresentano. Dopo i primi momenti di tensione però la manifestazione è ripresa ed è terminata senza altri disordini.

Clini: “Provvedimento d'urgenza affinché il protocollo d'intesa sia efficacemente operativo” – Dura la reazione alle proteste di Susanna Camusso per la quale “è stata rubata la piazza ai lavoratori”. Per il leader della Cgil, infatti, non è legittimo impedire lo svolgimento di una manifestazione in questo modo, che “non è una gara a chi urla di più ma una difficilissima vertenza sindacale che ha bisogno di unità”. Intanto oggi è stato anche il giorno del vertice di Bari, dove nella sede della regione Puglia è arrivato il ministro dell’ambiente Corrado Clini il quale ha parlato della questione relativa allo stabilimento siderurgico. Dall’incontro è emerso che domani Clini si farà portavoce in Consiglio dei Ministri della richiesta degli enti locali pugliesi di avviare un provvedimento legislativo urgente per la bonifica e la tutela ambientale e per dare una validità più incisiva al protocollo d’intesa firmato il 26 luglio scorso.

Ferrante: “Ilva rinuncia ai ricorsi su Aia” – Il ministro, costantemente in contatto con Catricalà e con il ministro Grilli, ha specificato che in queste ore valuteranno se sarà un decreto legge o un’ordinanza di protezione civile. Inoltre, al termine dell’incontro sull’Ilva, il presidente Bruno Ferrante ha detto di rinunciare ai ricorsi presentati su l’Aia: “Non più conflittualità ma confronto e dialogo attorno a delle soluzioni che possano tutelare meglio l’ambiente, la salute, il lavoro e l’impresa”. Il presidente dell’Ilva ha dunque fatto sapere che presenteranno la rinuncia come “segno di volontà di dialogare con il Ministro dell’Ambiente e la Regione Puglia per trovare le soluzioni condivise”.

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