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Caso Ferrulli, morto durante l’arresto: assolti i quattro poliziotti imputati

I quattro agenti, secondo l’accusa che aveva chiesto 7 anni di carcere, avrebbero “usato una violenza gratuita” contro il 51 enne milanese. Ma il tribunale del capoluogo lombardo li ha assolti.
A cura di Biagio Chiariello
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 Sono stati assolti 4 poliziotti imputati di omicidio preterintenzionale e falso in atto pubblico in relazione alla morte di Michele Ferrulli, morto il 30 giugno del 2011 a Milano mentre gli agenti lo stavano ammanettando. Il pm milanese Gaetano Ruta aveva chiesto 7 anni di carcere. I quattro agenti (Francesco Ercoli, Michele Lucchetti, Roberto Stefano Piva e Sebastiano Cannizzo) secondo l’accusa, durante il fermo dell’uomo, allora 51enne, lo avrebbero percosso, tanto da provocarne un arresto cardiaco. La figlia della vittima, Domenica, è scoppiata in lacrime dopo la lettura della sentenza: la donna ha abbracciato Lucia Uva, la sorella di Giuseppe – morto nel 2008 in una vicenda che in qualche modo riporta alla mente proprio quella di Ferrulli.

Gli agenti: "Ferrucci era una minaccia"

Oggi uno dei legali degli agenti imputati, aveva affermato che Ferrulli "era una minaccia ed ebbe una reazione rabbiosa nei confronti degli agenti". Queste le parole dell'avvocato Paolo Siniscalchi davanti alla prima Corte d'Assise di Milano. Secondo il rappresentante della pubblica accusa, Ferrulli fu "percosso" dai 4 poliziotti che quella sera di sono resi protagonisti "violenza gratuita non giustificabile". Un altro dei difensori degli imputati, l'avvocato Massimo Pellicciotta, ha detto che Ferrulli era un uomo che "si scatenava ogni volta che vedeva una divisa, per lui la divisa era come un panno rosso per un toro".

Il caso Ferrucci

I poliziotti erano intervenuti in via Varsavia a Milano, a seguito di una segnalazione per schiamazzi in strada. Per Siniscalchi, quella sera Ferrulli fece dei "gesti di sfida" contro gli agenti, disse a uno di loro "togliti la divisa e facciamo a botte". L'uomo, secondo quanto riferito dal legale, "diede una spallata e fece resistenza", costringendo i poliziotti a chiamare altre volanti dalla centrale operativa. I quattro, invece, sempre secondo il legale, si comportarono "con professionalità" e l'unico gesto "inopportuno", ma non "sopra le righe", fu un "finto schiaffo" di uno di loro che "comunque non toccò affatto Ferrulli".

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