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“Vuoi l’amore? Fatti una doccia nuda e mandami video”, scoperta e denunciata ‘Mariana Chiaroveggente’

La vittima del ‘rituale magico’ è una 49enne del Nuorese che si era rivolta alla sedicente maga per far riavvicinare l’amato. È stata ricattata da un complice dopo aver inviato le immagini del bagno ‘purificatore’: “Se non paghi 500 euro, giriamo il video ai tuoi contatti su Facebook”. Poi sono arrivate altre richieste di denaro e così la donna si è rivolta alla Polizia Postale.
A cura di Biagio Chiariello
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Su Facebook si presentava come "Mariana Chiaroveggente”, ma il su modus operandi era basato sul ‘revenge porn' per estorcere denaro ai malcapitati che si rivolgevano a lei per un consulto. Per questo motivo una 64enne residente nel Napoletano è stata denunciata per estorsione, in concorso, dalla polizia postale di Nuoro. Stessa accusa per un suo presunto complice di 47 anni, della provincia di Catanzaro. La sedicente cartomante aveva riferito alla vittima, un 49enne sarda, che, per far riavvicinare la persona amata, avrebbe dovuto eseguire un rituale magico chiedendole di inviarle un filmato nel quale si sarebbe dovuta mostrare completamente nuda nell’atto di fare una doccia “purificatrice”. La “maga”, inoltre, le ha chiesto i suoi dati personali corredati da una fotografia nonché di eseguire due ricariche da 50 euro ognuna a favore di una carta di credito ricaricabile a lei intestata.

Eseguite le istruzioni, la 49enne aveva ricevuto dopo qualche giorno un messaggio su WhatsApp da un account risultato poi associato al secondo indagato, con il quale le si comunicava il ritrovamento di un cellulare contenente il video che la riprendeva senza veli sotto la doccia e che avrebbe dovuto pagare la somma di 500 euro per evitare che fosse condiviso ai suoi contatti sui social network. La vittima, preoccupata delle possibili ripercussioni, aveva deciso di pagare. Ma pur accondiscendendo alla richiesta estorsiva, aveva continuato a ricevere ulteriori richieste di soldi anche attraverso numeri telefonici esteri. E a quel punto ha deciso di rivolgersi alla Polizia Postale di Nuoro. Gli agenti sono riusciti a ricostruire i movimenti delle due ricaricabili: una, attivata dalla sedicente cartomante, era utilizzata in Benin e nel Togo per eseguire pagamenti Pos provenienti da altre ricariche, probabilmente effettuate da altre vittime. Un elemento che fa presumere come gli indagati siano in contatto con organizzazioni subsahariane operanti nel settore delle estorsioni esoteriche e delle truffe sentimentali.

Le carte sono state entrambe bloccate così come le somme giacenti, permettendo il recupero dell’intero importo versato dalla vittima. Le successive perquisizioni, eseguite dagli agenti della Polizia Postale di Napoli e Reggio Calabria, hanno permesso di scoprire numerose altre carte di credito ricaricabili sulle quali sono in corso ulteriori accertamenti volti a identificare eventuali altre vittime e possibili complici della ‘maga'.

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