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Volontaria accoltellata a Ranzo dall’uomo che accudiva, è grave. Caccia all’aggressore

È ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Trento la donna di 64 anni aggredita questa mattina a Ranzo in Trentino da un ospite della canonica del paese dove lavorava come volontaria. L’uomo si è dato alla fuga dopo l’aggressione ed è ora ricercato dalle forze dell’ordine. Era ospite della struttura da qualche giorno con un progetto della Caritas.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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È ricoverata in condizioni gravi all'ospedale di Trento la donna di 64 anni accoltellata questa mattina presso la canonica di Ranzo, nel comune di Vallelaghi. A sferrare i fendenti un uomo, ospite della struttura di cui la donna si prendeva cura. Il 40enne, subito dopo l'aggressione, è fuggito, facendo perdere le sue tracce ed è ora ricercato dai carabinieri. L'allarme è scattato questa mattina poco dopo le 9.30 quando è stato chiesto l'intervento lungo la strada che porta a Vezzano. È qui che è stata trovata l'auto di Luciana Rigotti con all'interno il suo corpo, accasciato sul sedile. Sul posto sono giunti soccorritori del 118 con l'elisoccorso e dopo aver stabilizzato la donna l'hanno trasferita all'ospedale Santa Chiara di Trento in condizioni gravi. Stando a quanto si apprende finora non sarebbe comunque in pericolo di vita.

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Intanto i carabinieri stanno tentando di ricostruire l'accaduto: la donna, pensionata, prestava servizio come volontaria nella canonica del paese e oggi avrebbe dovuto portare il giovane a fare una visita a Trento. Dopo qualche chilometro però il 40enne avrebbe estratto il coltello e accoltellato la donna mentre era alla guida della sua auto. Le forze dell’ordine hanno iniziato la caccia al giovane sulle strade e i boschi della zona. Le ricerche sono concentrate nelle zone boschive nei pressi di Ranzo e vengono svolte anche con droni e l'elicottero. L'autore del tentato omicidio sarebbe un giovane ospitato nella canonica che aveva problemi legati alla tossicodipendenza: i militari hanno diffuso la fotografia per mettere in allerta la comunità, visto che l'uomo è ancora in possesso del coltello e potrebbe aggredire anche altre persone. Secondo quanto riportato da Ansa, l'uomo, che abitava nella frazione di Ranzo dallo scorso 3 giugno, faceva parte del progetto Caritas che precedeva l’impegno nell’azienda agricola di Ferruccio Margoni a Vezzano.

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