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Vittorio Cecchi Gori operato d’urgenza nella notte, è in condizioni stabili

Vittorio Cecchi Gori è stato operato d’urgenza questa notte al Gemelli per un’appendicite acuta. Le condizioni sono stabili. A darne notizia è il policlinico romano che spiega come il produttore cinematografico sia stato ricoverato tramite Pronto Soccorso e operato d’urgenza dall’équipe del professor Sergio Alfieri.
A cura di Susanna Picone
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L’imprenditore Vittorio Cecchi Gori è stato operato d'urgenza questa notte al Gemelli per un'appendicite acuta. A darne notizia è il policlinico romano che ha fatto sapere come il produttore cinematografico, di settantasette anni, sia stato ricoverato tramite Pronto Soccorso e operato d'urgenza di appendicectomia laparoscopica per un'appendicite acuta con peritonite localizzata. Cecchi Gori è stato operato dall'équipe del professor Sergio Alfieri, direttore della Uoc di Chirurgia Digestiva mini invasiva della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs. L’imprenditore era arrivato nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Roma nella tarda serata di sabato 27 settembre in buone condizioni generali ma con i sintomi caratteristici dell'appendicite acuta, come ha spiegato il professor Francesco Landi medico personale e amico di Cecchi Gori.

Cecchi Gori operato nella notte, come sta l'imprenditore

In seguito all'intervento d’urgenza, per precauzione Vittorio Cecchi Gori è stato ricoverato presso la Tipo del Policlinico Gemelli, diretta da Massimo Antonelli, dove è stato stabilizzato. Come sta Cecchi Gori? Il Gemelli precisa che “le condizioni del paziente sono stabili e il trend in miglioramento lascia prevedere una rapida dimissione dalla Terapia intensiva post chirurgica, salvo imprevedibili variazioni”. Solo alcuni giorni fa Vittorio Cecchi Gori è stato condannato dal Tribunale civile di Firenze a pagare oltre 19 milioni di euro di risarcimento danni nell'ambito della causa per responsabilità nell'amministrazione della Fiorentina, promossa dalla curatela fallimentare dopo il crac nel 2002. L’imprenditore, che era stato già condannato in via definitiva in sede penale a tre anni e quattro mesi di carcere, è stato presidente della squadra di calcio dal 1993 al 2002.  Secondo i giudici è l’unico responsabile del fallimento della Fiorentina.

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