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Violenza sessuale su due pazienti, la Cassazione conferma condanna a 4 anni per ginecologo di Brindisi

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla difesa del ginecologo di 62 anni originario di Gallipoli, ma con studio a Brindisi, accusato di violenza sessuale su due pazienti. La condanna a quattro anni, un mese e dieci giorni decisa in appello diventa quindi definitiva.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla difesa del ginecologo di 62 anni originario di Gallipoli, ma con studio a Brindisi, accusato di violenza sessuale su due pazienti. La condanna a quattro anni, un mese e dieci giorni decisa in appello diventa quindi definitiva.

È stato disposto, inoltre, un risarcimento danni in favore delle due parti civili, assistite dagli avvocati Raffaele Lomartire e Paoloantonio D'Amico. Il 62enne è finito sotto processo dopo le denunce sporte da due pazienti, ascoltate in incidente probatorio il 19 giugno 2020.

Il primo episodio contestato è del 12 dicembre 2019 e il secondo del 25 febbraio 2020. Il medico, originario di Gallipoli, ma che per anni ha esercitato in uno studio privato di Brindisi, ha sempre rivendicato la sua innocenza.

Durante due distinte visite ginecologiche, nella ricostruzione emersa durante le indagini degli inquirenti, il medico ha abusato sessualmente delle due pazienti, entrambe giovani donne. Secondo quanto ricostruito, anche grazie al racconto delle vittime, le avrebbe ricevute nel suo ambulatorio, dove il suo comportamento sarebbe cambiato sensibilmente e avrebbe abusato di loro.

Il processo di primo grado al tribunale di Brindisi a carico del medico si era chiuso il 18 gennaio 2022. Il giudice Vittorio Testi aveva condannato il dottore a una pena pari a quattro anni e due mesi di reclusione. Il professionista aveva scelto il rito abbreviato.

In quell'occasione era stata disposta anche l'interdizione dai pubblici uffici per la durata di cinque anni e l'interdizione in perpetuo da ogni ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all'amministrazione di sostegno, così come la sospensione per sei mesi dall'esercizio della professione medica. La Corte d'Appello di Lecce aveva poi ridotto la pena, condannando il professionista a quattro anni, un mese e dieci giorni, poi confermati in Cassazione.

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