“Violentata da mio padre e rimasta incinta a 13 anni, oggi sogno di diventare un’assistente sociale”

Rimanere incinta a 13 anni, a causa di una violenza sessuale, è già così un terribile trauma. Ma nel caso di Elisa (nome di fantasia ndr) l'orrore va ben oltre perché l'autore degli abusi era suo padre. Oggi la ragazza ha 24 anni, studia all'università e sta cercando di costruirsi un futuro. Ma dieci anni dopo l'enorme trauma subito, che ha portato a un'indagine e al successivo arresto del padre, Elisa ha sentito di voler raccontare la sua storia protetta dall'anonimato.
Gli abusi sono iniziati quando Elisa aveva solo 11 anni. Dopo alcuni mesi il padre viene arrestato per spaccio e la figlia può tirare un sospiro di sollievo. La madre, ignara di tutto, cerca in tutti i modi di far tornare a casa il padre dei suoi figli e quando ottiene gli arresti domiciliari per Elisa ricomincia l'incubo. "Mi minacciava – racconta Elisa durante l'intervista a Fanpage.it – e mi diceva che avrebbe fatto del male a mia mamma se avessi parlato". Una condizione che porta una grande confusione nella testa di una ragazzina così piccola, che arriva anche a darsi la colpa di quanto le stava accadendo: "Mi sentivo sporca, non adeguata. Una cosa che facevo spesso era farmi la doccia per ore di continuo come se fossi io sbagliata".
La gravidanza
Per anni Elisa ha subito in silenzio gli abusi del padre. Una mattina Elisa mentre era a scuola (frequentava la terza media) si sente male e viene chiamata la mamma per andarla a prendere. Elisa non riesce a capire le sue condizioni, il suo è un malessere che non ha mai provato. Le due si recano al pronto soccorso e i medici, dopo aver preso nota dei sintomi, chiedono a Elisa se ha avuto rapporti sessuali. La ragazzina risponde di no ma l'equipe sente che c'è qualcosa che non va ed effettua comunque un test di gravidanza. Il risultato è positivo e una volta scoperto di essere incinta Elisa decide di dire tutta la verità ai medici e alla sua mamma. "Lei si è messa a piangere, mi chiedeva perché non le avessi parlato prima e si domandava dove avesse sbagliato. Mia madre fin dal primo giorno mi ha sostenuto, è sempre stata con me e non ha mai avuto un solo dubbio".
L'arresto
Dopo la confessione di Elisa e la successiva denuncia presentata alle forze dell'ordine, scattano le indagini, coordinate dal pm Enrico Stefani, che hanno portato all'arresto dell'uomo che è stato poi condannato a 8 anni di carcere. Un'ordinanza emessa dal giudice tutelare autorizza l'aborto e dalle analisi del dna sul feto arriva la conferma che si tratta di un incesto.
La nuova vita
Elisa oggi ha 24 anni, dopo alcuni anni trascorsi prima in una comunità e poi presso una famiglia affidataria, si è ricongiunta con la sua mamma. "Adesso sto bene, certo con alti e bassi ma ho imparato a convivere con i momenti più bui. Vuol dire che non ho cancellato del tutto la mia storia ma ci convivo in modo sereno grazie anche a un percorso psicologico durato anni". E il suo sogno nel cassetto è riuscire a diventare un'assistente sociale perché la sua all'epoca è stata fondamentale per la sua crescita e risalita dal baratro.