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“Vincevo appalti in Regione Lombardia perché erano tutti di Cl come me”

Il manager Massimo Vanzulli confessa ai pm i rapporti privilegiati con i dirigenti regionali lombardi grazie alla comune appartenenza a Comunione e Liberazione.
A cura di A. P.
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Imprenditori favoriti negli appalti pubblici con la Regione Lombardia grazie alla comune appartenenza con i dirigenti regionali alla Compagnia delle Opere e a Comunione e Liberazione. È quanto viene fuori dai documenti della Procura di Milano su un'inchiesta a carico di due manager della società Kaleidos, specializzata in car sharing e autonoleggio, che ha già portato agli arresti 16 persone per corruzione e turbativa d'asta. Come rivela Emilio Randacio su Repubblica, i pm nelle loro accuse sono convinti che i favori alla società Kaleidos non avvenivano attraverso una vendita dei funzionari pubblici, ma erano frutto di un vasto sistema di collusioni e contatti sviluppato grazie alla comune appartenenza a Cl. Nelle migliaia di pagine di documenti allegati all'inchiesta anche alcune esplicite ammissioni degli stessi indagati. Messo di fronte alle comunicazioni esplicite via email tra la società e i funzionari della Regione, infatti, l'ex presidente di Kaleidos, Massimo Vanzulli, ha ammesso: "Sicuramente sono a conoscenza che i funzionari con cui mi sono relazionato si rifanno alla comune appartenenza al movimento di Comunione e Liberazione. Io offrivo un prodotto tecnicamente competitivo, ma ritengo che tale comune appartenenza mi abbia favorito".

Rapporti favoriti – Durante l'interrogatorio davanti ai pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio, l'ex manager inoltre ricorda: "Il valore delle mie capacità relazionali e l'efficacia delle stesse sono riconducibili alla mia appartenenza alla Compagnia delle Opere, appartenenza che ha influito sulla gestione degli appalti". "Ammetto che Sems riuscì ad avere un rapporto di esclusiva con i dirigenti della Regione nella strutturazione dei bandi finalizzati all'ottenimento dei contributi pubblici" ha affermato sempre Vanzulli, spiegando ancora una volta di essere  stato favorito dalla "appartenenza alla Cdo, nel senso che avevo la possibilità di interloquire con soggetti appartenenti alla area politica omogenea".

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