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Vietati funerali pubblici del boss Nuvoletta, mandante dell’omicidio Siani

Il questore di Napoli dice no ai funerali pubblici per il capoclan, per anni latitante, tra l’altro condannato all’ergastolo anche come mandante dell’omicidio di Giancarlo Siani.
A cura di Redazione
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Sono stati vietati dal questore di Napoli i funerali pubblici del boss Angelo Nuvoletta, morto ieri a 71 anni per un cancro mentre era detenuto al regime di 41 bis nel carcere di massima sicurezza di Pavia. Il questore Luigi Merolla ha disposto – comunicandolo anche alla famiglia del defunto – che non vi siano funerali né pubblici né solenni. a Marano di Napoli, comune a Nord del capoluogo, regno della potente famiglia camorrista, alleata coi corleonesi di Totò Riina, erano già stati affissi i manifesti funebri che riportavano esequie alle 11 di domani nella chiesa di Marano accanto alla tenuta della famiglia a capo dell'omonimo clan in località Poggio Vallesana.

Angelo Nuvoletta, al vertice, insieme, ai fratelli Lorenzo e Ciro, dell'organizzazione criminale, era stato latitante fino al 2001, quando fu arrestato in una operazione della Dia di Napoli. Nuvoletta è il mandante dell'omicidio del giornalista Giancarlo Siani e per questo condannato all'ergastolo. È stato anche uno dei componenti del gruppo composto da camorristi e mafiosi siciliani (ne faceva parte Giovanni Brusca) che uccise 5 persone, tra cui il bosso Vittorio Vastarella, i cui corpi furono eliminati sciogliendoli nell'acido.

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