Viareggio, la moglie di Marco morto in un incidente: “Noi distrutti, l’investitore è libero”

È stato ucciso mentre era a bordo della sua moto lo scorso settembre, lasciando nella lutto e nella disperazione la moglie e le due figlie di 10 e 13 anni. Le quali sono sprofondate in un nuovo incubo ora che hanno scoperto che l'investitore del loro marito e papà è tornato libero. "Noi siamo distrutti", ha detto al Tirreno Rita Stefanutti, moglie di Marco Perazzino, morto a 49 anni in seguito ad un drammatico incidente stradale verificatosi a Viareggio. L'uomo si apprestava a rientrare a casa sua, a Torre del Lago, lo scorso 6 settembre per abbracciare la sua famiglia quando è stato travolto da un ragazzo di 23 anni, Andrea Moriconi di Vecchiano, poi risultato positivo al test per la droga e a quello per l’alcol. Aveva bevuto oltre tre volte più del consentito. Per questo gli agenti della polizia municipale di Viareggio lo avevano arrestato per omicidio volontario ed era rimasto ai domiciliari.
Il giovane era piombato addosso alla Suzuki 650 guidata da Marco, che percorreva la variante Aurelia nella stessa direzione di marcia, sbalzandolo di sella e scaraventandolo contro il guardrail. Un tamponamento auto-moto che non ha lasciato scampo al centauro, finito incastrato sotto lo stesso guardrail. Poi, la svolta, arrivata il 12 dicembre scorso. Il gip Antonia Aracri, su richiesta del legale difensore, avvocato Fabrizio Miracolo, ha disposto per il ragazzo la misura dell’obbligo di presentazione trisettimanale alla Pg da eseguirsi presso i Carabinieri di Migliarino Pisano, revocando di fatto i domiciliari. "La mattina di Natale che gli racconto ai miei figli?", ha continuato a dire Rita all'indomani della decisione presa dal giudice per le indagini preliminari, aggiungendo: "Noi siamo distrutti dal dolore, e ora lui è libero".