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Verduno, ricoverano la madre per covid e lui gira video: “Inventano tutto per prendere soldi”

Ha accompagnato la madre in ospedale perché non si sentiva bene ma quando la donna è risultata positiva al test per il coronavirus e ricoverata, l’uomo ha iniziato a protestare con forza sostenendo che era una tutta un farsa per incassare soldi. “Mia mamma non ha neanche un raffreddore e non può essere positiva ma così i medici ottengono 700 o 2000 euro per ogni malato” ha scritto l’uom sui social attirando la risposta indignata dell’ospedale.
A cura di Antonio Palma
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Ha portato la madre in ospedale perché non si sentiva bene ma quando la donna è risultata positiva al test per il coronavirus e ricoverata, l'uomo ha iniziato a protestare con forza sostenendo che era una tutta un farsa per incassare soldi, poi, no contento, ha ripreso con un video il pronto soccorso postando infine la clip online con messaggi negazionisti per sostenere che non c'è alcun emergenza sanitaria in corso. L'episodio è avvenuto al pronto soccorso dell'ospedale di Verduno, in provincia di Cuneo, ed finito ora sul tavolo dell'Asl Cn2 che ora è pronta a denunciare l'autore del video

"Mia mamma non ha neanche un raffreddore e non può essere positiva ma così i medici ottengono 700 o 2000 euro per ogni malato. È il teatrino del covid" sostiene l'uomo nel filmato girato poco dopo il ricovero della donna. "Sto aspettando da un'ora e mezza che qualcuno venga a dirmi qualcosa nello strapieno  pronto soccorso di Verduno" ha scritto l'uomo polemicamente su facebook, postando una foto delle stanze vuote del triage. Brandendo il suo cellulare nel parcheggio dice di voler "denunciare la solita mangeria della sanità italiana"  minacciando anche di chiamare i carabinieri o il suo avvocato.

Ai carabinieri si sono però rivolti i vertici dell'Asl piemontese per denunciare le accuse infondate. "In riferimento ai messaggi denigratori che stanno circolando sui social riguardo l'ospedale ‘Michele e Pietro Ferrero' di Verduno e in particolare alcuni contenuti all'interno dei quali viene sostenuto che ‘i sanitari inventano la positività dei pazienti a proprio beneficio', per scopi non meglio precisati smentiamo con forza tali illazioni", replica l'asl in una nota, aggiungendo: "Le strutture sanitarie dell'Asl Cn2, soprattutto il personale composto da Oss, infermieri e medici, stanno sostenendo un carico professionale e umano senza precedenti. Il personale in servizio sul territorio e a Verduno è quotidianamente sottoposto a uno sforzo al limite delle possibilità, anche perché gli operatori stessi, in numero molto maggiore rispetto alla prima ondata, sono soggetti al rischio di contagio. Dunque, come evidente, la componente sanitaria, che agisce con abnegazione e sacrificio, non trae alcun giovamento dalla situazione. Come organizzazione sanitaria restiamo disponibili a proseguire l'impegno professionale e assicuriamo la dedizione umana.. Della questione si sta ora occupando l'ufficio legale dell'Asl.

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