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Ventimiglia, quinta notte sugli scogli per i migranti. Cittadini offrono ripari di fortuna

Tende, coperte e ombrelli sono stati messi a disposizione dai cittadini di Ventimiglia ai migranti che stazionano al confine italo-francese.
A cura di Davide Falcioni
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Quinta notte all'addiaccio per un centinaio di migranti che stazionano sulla scogliera di Ponte S.Ludovico, a poche centinaia di metri dalla frontiera tra Italia e Francia ancora presidiata dalla Gendarmerie e dalla Police Nationale. La notte è passata tranquillamente e non sono state registrate tensioni: associazioni di volontariato, croce rossa e singoli cittadini si sono adoperati per offrire ai migranti dei ripari di fortuna, donando anche abiti pesanti e coperte, oltre che tende ed ombrelli che hanno riparato le persone dal freddo pungente. Stando a quanto reso noto dal Secolo XIX sono aumentati i controlli della polizia italiana sui sentieri che da Ponte S. Luigi, dove si trova il posto di frontiera italo-francese, portano a Ponte S.Ludovico, per evitare che i clandestini riammessi dalla Francia in Italia possano arrivare alla scogliera.

Sembra dunque essere tornata la calma a Ventimiglia: quella di ieri è stata la giornata più tesa soprattutto a causa dello sgombero forzato messo in atto da carabinieri e polizia, che nella mattinata di ieri sono arrivati ad usare la forza contro i migranti. Le foto delle "mani in faccia" ai profughi hanno innescato furiose polemiche, ma le tensioni sono state mitigate in serata dal gesto, tanto semplice quanto commuovente, fatto da una bambina – probabilmente francese – che si è improvvisata "volontaria" ed ha iniziato a distribuire caramelle tre i migranti. La bimba è stata fotografata e gli scatti, circolati sui social network, hanno contribuito a distendere un clima che si stava facendo molto teso.

Ma se a la bambina ha riportato umanità dopo gli sgomberi della mattinata, il braccio di ferro tra Italia e Francia non si è ancora risolto. Parigi ha ribadito che i migranti non verranno fatti passare, mentre Roma ha annunciato di essere pronta ad affrontare l'emergenza. In questo quadro l'Europa avrebbe approvato la proposta delle quote vincolanti avanzata dall'Italia, anche se non avrebbe ancora comunicato i numeri di profughi spettanti a ciascun paese.

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