Venezia, neonata di 9 mesi trovata positiva alla cocaina

Un intervento di polizia in una casa di Mestre, dove una donna aveva dato in escandescenza disturbando i vicini di casa, ha rivelato che sia lei che la figlia di nove mesi erano positivi alla cocaina. È accaduto a Mestre giovedì mattina, 31 maggio. I poliziotti sono intervenuti dopo essere stati allertati da alcuni abitanti di una palazzina, in quanto una loro vicina stava urlando a squarciagola, salendo a cavalcioni sulle finestre e sbattendo mobili e porte.

Temendo che potesse accadere qualcosa di irreparabile sul posto sono intervenuti gli agenti di una volante. Quando i poliziotti sono riusciti ad entrare hanno trovato la donna, una trentenne, in stato di forte agitazione: sono riusciti a calmarla con non poca fatica, ma era troppo alterata per non far intervenire i sanitari del Suem, anche perché in casa c’era la figlia di nove mesi. Il compagno era fuori per lavoro.

Portata in ospedale, in seguito ai primi accertamenti i sanitari hanno scoperto che era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Le analisi hanno rivelato nel sangue della donna la presenza di cocaina. Analisi specifiche sono state condotte anche alla piccola e purtroppo anche lei è risultata positiva alla cocaina.

Ora la polizia, con l’aiuto dei medici, dovrà stabilire come la droga sia finita nel sangue della bambina, se in seguito all’allattamento oppure dopo aver toccato lo stupefacente con le mani ed essersele poi portate alla bocca.

Mamma e bambina sono state affidate al compagno della donna. I poliziotti hanno interessato i servizi sociali e la Procura. La magistratura ora dovrà decidere se togliere o meno la figlia alla donna.