186 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Vanessa Zappalà, il carabiniere che raccolse la denuncia contro l’ex: “Era diventata una sorella”

Parla Corrado Macrì, comandante della stazione dei carabinieri di Trecastagni, che aveva raccolto la denuncia di Vanessa Zappalà, la 26enne uccisa a colpi di pistola dall’ex accecato dalla gelosia sul lungomare di Aci Trezza, a pochi passi da Catania: “È come se avessi perso una sorella minore. La sua morte mi ha lasciato un vuoto enorme”.
A cura di Ida Artiaco
186 CONDIVISIONI
Immagine

Vanessa Zappalà aveva paura di Antonio Sciuto. Mesi prima che l'ex fidanzato la uccidesse a colpi di pistola sul lungomare di Aci Trezza, a pochi passi da Catania, prima di togliersi la vita impiccandosi, aveva sporto denuncia per stalking. Le minacce, gli insulti e gli inseguimenti a cui lui, accecato dalla gelosia, la sottoponeva erano diventati per lei motivo di ansia e paura. Per questo, la 26enne aveva trovato nel luogotenente Corrado Macrì, comandante della stazione dei carabinieri di Trecastagni, che aveva raccolto la sua denuncia, un vero e proprio angelo custode. "È come se avessi perso una sorella minore. La morte di Vanessa mi ha lasciato un vuoto enorme", ha detto il militare, 48 anni, come riporta Il Corriere della Sera.

È stato lui, che rispondeva a tutte le sue chiamate, a darle dei consigli per non essere sconfitta dalla paura. "Non uscire da sola e non frequentare posti isolati", le ripeteva sempre il carabiniere, che aveva accolto i suoi sfoghi prima ancora della sua denuncia. E conosceva la vicenda nei minimi dettagli, anche quello che la 26enne aveva appuntato sui bloc-notes, dove riportava data e ora delle minacce e degli avvistamenti di Antonio. Era stato proprio Macrì ad arrestare Sciuto lo scorso giugno al termine di un breve inseguimento per le vie del paese, dopo che la ragazza lo aveva allertato dicendo di aver visto l'ex appostato sotto casa sua. Dopo tre giorni ai domiciliari, tuttavia, il giudice per le indagini preliminari gli impose il solo divieto di avvicinamento.

L'uomo sembrava essersi placato, ma domenica notte ha raggiunto Vanessa, che stava passeggiando con alcuni amici sul lungomare di Acitrezza, l'ha afferrata per i capelli, nonostante lei gli avesse detto che avrebbe chiamato Macrì, e l'ha colpita con sette colpi di pistola. Agli uomini che lavorano con lui, il luogotenente ha raccontato il dolore che ancora prova per non avere potuto salvare "una sorella minore". Intanto, c'è attesa a Trecastagni per il funerale di Vanessa, che si svolgerà domani, venerdì 27 giugno alle 19 nel Santuario dei Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino. Il sindaco aveva già dichiarato il lutto cittadino.

186 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views