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USA, da oggi sarà più facile trasportare marijuana sugli aerei

La Tsa, Agenzia federale statunitense addetta alla sicurezza dei trasporti, ha pubblicato una nota in cui chiarisce che “i propri agenti della sicurezza non andranno alla ricerca di cannabis o droghe simili”. Negli USA sono ormai 20 gli Stati che consentono l’uso di marijuana per scopi terapeutici.
A cura di Biagio Chiariello
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Trasportare una bottiglietta d'acqua continuerà ad essere vietato, ma imbarcarsi su un aereo con della cannabis potrebbe essere più facile da oggi in poi negli Stati Uniti. La Tsa, Agenzia federale statunitense addetta alla sicurezza dei trasporti, ha infatti pubblicato un documento ufficiale in cui chiarisce che “i propri agenti della sicurezza non andranno alla ricerca di marijuana o di altre droghe. Nel caso si dovesse rinvenire una sostanza che sembra essere marijuana, la Tsa si rivolgerebbe alla polizia. L’agenzia essendo un ente federale, tratterà allo stesso modo le persone trovate in possesso di marijuana medica o senza ricetta”.

La marijuana per scopi terapeutici è ormai consentita in quasi la metà degli USA, coll'Illinois che recentemente è diventando il ventesimo stato che consentire ai medici di prescrivere legalmente l'erba ai propri pazienti. Ma mentre la legge federale considera ancora la cannabis illegale, gli avvocati si dicono convinti che portare marijuana a bordo degli aerei delle varie compagnie per gli spostamenti interni non farà necessariamente sollevare semafori rossi da parte degli agenti della polizia locale. "La Tsa si riserva il diritto di decidere quali oggetti possono essere portati sui voli” prosegue la nota della stessa agenzia federale.

In pratica, la scoperta di marijuana in un bagaglio, non significa automaticamente che un passeggero sarà consegnato alla polizia locale e in tal senso l'agenzia aggiunge che "la decisione finale spetta alla TSA". Tanto per fare un esempio, nel 2011 all'aeroporto internazionale di Denver gli agenti della Transportation Safety Administration hanno trovato un sacchetto di erba nel bagaglio del rapper Freddie Gibbs e lo hanno semplicemente rilasciato con una nota di rimprovero lettura che diceva letteralmente: "C’mon son" ("Dai, figliolo"). Discorso diverso per i grossi quantitativi. Il 25 settembre, gli agenti della TSA a Los Angeles International Airport hanno individuato 100 chili di erba nel bagaglio da stiva di un passeggero, avvolti in una serie di pacchetti come se fossero regali di compleanno. In quel caso il contenuto è stato prontamente consegnato all’agenzia anti-droga Dea, anche se il proprietario non è stato rintracciato.

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