Undici aggressioni razziste in Italia in meno di due mesi: gli episodi da giugno a oggi

La vicenda di Daisy Osakue, atleta italiana di colore, è solo l’ultima di una serie di aggressioni ingiustificate a stampo xenofobo e razzista. E se per il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, non c’è alcuna emergenza razzismo in Italia, i dati parlano di undici episodi da metà giugno a oggi. Una lunga scia iniziata ben prima, in piena campagna elettorale, quando Luca Traini ha sparato contro sei migranti per le strade di Macerata, con l’intenzione di vendicare l’omicidio di Pamela Mastropietro. Fu il primo e forse più eclatante episodio di una striscia di aggressioni e violenze che è continua a Firenze, il 4 marzo, quando un senegalese è stato ucciso da un pensionato che si è giustificato dicendo di aver scatenato la sua rabbia contro il primo passante trovato per caso. E ancora, il 2 giugno, c’è l’uccisione del sindacalista Soumayla Sacko, in Calabria.
Ma la striscia di aggressioni e violenze è proseguita, con maggiore continuità, nei mesi estivi. Ecco gli undici episodi avvenuti dall’11 giugno ad oggi:
- 11 giugno: due ragazzi del Mali, a Caserta, vengono raggiunti da una raffica di colpi pistola ad aria compressa sparati da un’auto in corso. Secondo quanto hanno riportato le vittime, gli aggressori inneggiavano a Matteo Salvini.
- 20 giugno: la vittima è un altro cittadino originario del Mali, stavolta colpito a Napoli da due ragazzi armati di fucile a piombino. Hanno sparato da un’auto.
- 2 luglio: una donna nigeriana viene ferita a un piede, a Forlì. In realtà l’episodio risale a qualche giorno prima, ma la donna ha avuto il coraggio di denunciare solamente il 2 luglio.
- 5 luglio: ancora a Forlì. Un ivoriano viene colpito all’addome mentre si trova in bici. È stato affiancato da un’auto e sono partiti i colpi da una pistola modello softair.
- 11 luglio: due ragazzi nigeriani sono le vittime di un’altra aggressione a Latina Scalo. Vengono colpiti mentre aspettano l’autobus.
- 17 luglio: la vittima stavolta è una bimba rom di poco più di un anno. Viene colpita con un piombino, a Roma, mentre è in braccio alla mamma. Il colpo è partito da un balcone, l’uomo che ha sparato si è giustificato dicendo che stava provando l’arma.
- 26 luglio: anche in questo caso la giustificazione di chi spara non convince. L’uomo che ha fatto partire il colpo da un terrazzo, colpendo alla schiena un operaio originario di Capoverde, afferma che voleva colpire un piccione.
- 27 luglio: a Caserta, un ragazzo della Guinea viene colpito al volto con una pistola ad aria compressa.
- 28 luglio: stavolta non ci sono di mezzo armi da fuoco. Un ragazzo senegalese viene aggredito, mentre sta lavorando al bar, da un gruppo di giovani al grido di “vattene via, sporco negro”. La vittima viene presa a calci, pugni e insultata.
- 29 luglio: ad Aprilia c’è anche una vittima. Un uomo viene inseguito da due persone che stavano facendo una sorta di ‘ronda’. Sostenevano che l’uomo fosse un ladro e lo hanno massacrato di botte. A perdere la vita è un uomo marocchino.
- 30 luglio: nella notte l’ultimo episodio ai danni di Daisy Osakue, l’atleta italiana di 22 anni, figlia di emigrati nigeriani, che è stata colpita con un lancio d’uova da un’auto in corsa, mettendo a rischio la partecipazione della giovane azzurra agli europei di Berlino.