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Un adesivo delle SS nel comune che ha revocato la cittadinanza a Mussolini: “Siete come Bibbiano”

A Settimo Torinese, città che la scorsa settimana ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, sono apparsi degli adesivi con il logo delle SS e la scritta: “Settimo Torinese come Bibbiano. I bambini non sono un business, proteggiamoli”. Il Comune ha sporto denuncia contro ignoti.
A cura di Davide Falcioni
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"Settimo Torinese come Bibbiano. I bambini non sono un business, proteggiamoli". E' la scritta, sovrastata dal simbolo delle SS – l'organizzazione paramilitare nazista – apparsa in un adesivo esposto nel centro della cittadina piemontese, la cui amministrazione comunale ha deciso di sporgere denuncia. L’adesivo è stato attaccato su alcune cassette della posta, pali dell’illuminazione e fermate dei mezzi pubblici nel cuore di Settimo Torinese ed evidentemente rappresenta una forma di protesta contro i servi sociali cittadini. L’adesivo inoltre rimanda ad un blog registrato in Spagna in cui sono stati pubblicati due “articoli” – datati 15 gennaio – che accusano il sistema dei servizi sociali di Settimo paragonandoli a quelli della città emiliana di Bibbiano. Il comune ha sporto denuncia contro ignoti questa mattina: “Oggi sono comparsi in alcuni punti di Settimo alcuni cartelli anonimi con pesanti accuse rivolte ai servizi sociali che rimandavano ad un blog anonimo che riportava identiche accuse. Non appena avuta la notizia della comparsa di questo blog il Comune di Settimo ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri e alla polizia postale per tutelare l’immagine della città e compiere i dovuti accertamenti”.

Non è da escludere che la provocazione sia collegata alla decisione della  scorsa settimana della sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra, di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini per assegnarla invece a Liliana Segre: "La revoca è una scelta simbolica – ha spiegato la prima cittadina la scorsa settimana – voluta dalla maggioranza consiliare nella Città che è stata testimone diretta dell'orrore nazifascista. Settimo ha visto l'assassinio dei partigiani l'8 agosto del 1944, ha un legame storico con Primo Levi e la maggioranza consiliare ha ritenuto che la cittadinanza a Mussolini, retaggio peraltro di obblighi imposti dal regime, fosse da superare. Anche perché risultava poco coerente con la scelta di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, vittima delle leggi razziali avallate proprio dal regime fascista".

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