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Uccisa dal compagno con un colpo di pistola al volto: “Eliana ha cercato di scappare”

Eliana Maiori avrebbe provato a sfuggire alla furia del compagno Giovanni Carbone che nella mattinata di ieri l’ha uccisa con un colpo di pistola in pieno viso a Miglianico. Ancora sconosciuto il movente del delitto.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Eliana Maiori Caratella è stata uccisa dal compagno Giovanni Carbone con un colpo di arma da fuoco in pieno viso. La 41enne di Francavilla al Mare è stata uccisa nella sua casa di Miglianico, lì dove da poco aveva deciso di andare a vivere insieme al partner. Lei lo aveva incontrato circa due anni fa e con lui aveva deciso di ricostruirsi una vita dopo un matrimonio fallito. Nonostante il rapporto con Carbone fosse diventato burrascoso, la 41enne aveva continuato a mostrarsi serena per i suoi figli.

Nella mattinata di ieri, al culmine di un litigio, Carbone ha impugnato la pistola e l'ha puntata contro Eliana, uccidendola. Stando alle prime ricostruzioni, l'arma era detenuta illegalmente. Il killer avrebbe agito sapendo di essere da solo in casa con la vittima: i figli di Eliana, infatti, erano ancora a scuola e all'uscita sono stati affidati alle cure del nonno. Lei, invece, avrebbe cercato di sfuggire alla furia di Carbone, forse ignara del fatto che l'uomo avesse con sé un'arma. La pistola utilizzata, infatti, era detenuta illegalmente. 

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Il killer si è costituito ai carabinieri di Miglianico poco dopo il delitto ed è poi stato trasferito in carcere con l'accusa di omicidio volontario. "Erano qui da poco tempo – hanno raccontato alla stampa alcuni vicini di casa della coppia -. Li abbiamo conosciuti poco, non ci aspettavamo una cosa del genere". Secondo i residenti della zona, i due non litigavano spesso, anche se negli ultimi tempi i diverbi erano sensibilmente aumentati: il Comune, infatti, era al corrente dei maltrattamenti subiti dalla 41enne. I servizi sociali avevano sentito più volte i racconti della donna e, a detta del sindaco Fabio Adezio, avevano cercato di aiutarla ad allontanarsi da quell'uomo. "Questo è un evento – ha continuato il primo cittadino – che mai si era verificato nel nostro territorio. Oggi penso ai figli di Eliana rimasti senza una madre".

L'ipotesi della fuga pianificata

Gli inquirenti stanno cercando di capire se l'omicida avesse pianificato o meno una fuga dopo il delitto. All'interno dell'auto del 39enne, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto una valigia e una stecca di sigarette. Per il momento l'appartamento è stato posto sotto sequestro e chi indaga ha già dato il via agli accertamenti del caso. In corso anche gli esami medici sul corpo della vittima.

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