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Uccide moglie e figlio di 5 anni, gli amici di Riccio: “Diceva frasi strane e spaventose”

Ha ucciso moglie e figlio di appena 5 anni nel torinese. Alexandro Riccio, secondo gli amici, aveva iniziato a dire frasi strane, dal contenuto anche pesante. “Gli abbiamo detto di darsi una regolata, non pensavamo potesse diventare un assassino”. L’asilo del piccolo Ludovico lascia la foto del bimbo in classe in suo onore: “Ora è un angelo che ci guarda dal cielo”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Ha ucciso moglie e figlioletto di 5 anni prima di tentare il suicidio. Ludovico, il bimbo ucciso,  frequentava l'ultimo anno dell'asilo Ronco, nella sezione distaccata dei pesciolini. In quell'aula ci sono ancora tutte le sue cose: le sue pantofoline, la sua foto sorridente sull'armadietto personale in aggiunta alla foto in suo ricordo ora affissa alla porta dell'armadio di classe, più in alto rispetto a quella dei suoi compagni. La disposizione sembra quasi un modo per spiegare ai bambini una morte atroce, che nulla ha di spiegabile: il bimbo non c'è più e guarderà i suoi amichetti dal cielo.

La preside dell'asilo ha attivato un servizio di supporto psicologico per grandi e piccoli. "Per noi è stato un grande dolore – spiega -. Era un bambino adorabile e ben inserito e in questa tragedia stiamo cercando di offrire conforto anche ai compagni. Davanti all'asilo, la comunità si è arrischiata a ricordare Ludovico e la sua mamma, uccisi dalla furia omicida di un uomo che avrebbe dovuto essere un padre e un marito. La donna aveva comunicato al compagno di volerlo lasciare e lui l'ha uccisa.

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Con lei ha poi tolto la vita anche al bambino per poi lanciarsi dal balcone. I genitori dei suoi compagni di scuola, raccolti davanti all'edificio, ricordano il bambino dolce che era Ludovico. "Giocava con i nostri figli, lo conoscevamo ormai da quasi tre anni – raccontano i familiari degli altri bambini – e sembra impossibile che non ci sia più. I genitori li incrociavamo all'uscita o all'entrata, ma nell'ultimo periodo per colpa del Covid non ci siamo fermati troppo a parlare. L'ultima occasione è stata la scorsa estate alla festa di fine anno organizzata al parco della Vigna. Tutti e due, allora, ci sembravano sereni".

Le dichiarazioni degli amici e i post sui social

Gli ultimi giorni prima dell'omicidio, il padre aveva scritto alcuni post su Facebook, poi cancellati, in cui raccontava di avere dei problemi che lo stavano distruggendo e attribuendosi delle colpe non meglio specificate. Nel post, però, non era possibile chiarire quali fossero le sue reali intenzioni. Ed è questa, infatti, la parte di lui che raccontano gli amici.

I genitori dei compagni di classe di Ludovico avevano modo di vedere una famiglia che sembrava essere serena, ma chi conosceva meglio i due sapeva che Alexandro aveva abbandonato la famiglia per un breve periodo prima di tornare a vivere con il bambino e la compagna. Lei, però, aveva capito che le cose non funzionavano e aveva deciso di lasciarlo definitivamente. A quel punto, anche secondo quanto confermato dagli amici, lui ha cominciato a dire frasi senza senso non meglio definite. "Diceva cose abbastanza pesanti – spiegano – e qualcuno gli ha anche detto di darsi una regolata. Non pensavamo potesse uccidere. Pagherà per ciò che ha fatto, ma le vite che ha spento non torneranno mai più".

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