Uccide la moglie indiana perché seguiva i costumi occidentali
L'adattamento agli usi e ai costumi occidentali le è costato la morte. Un operaio di origini indiane ha ucciso la moglie, poiché la donna vestiva all'occidentale. La gelosia è andata oltre il limite consentito ed è sfociata in uxoricidio. Dopo aver ucciso la giovane donna Kaur Balwinde di 27 anni, l'uomo ha gettato il cadavere nel fiume Po. L'uccisione si è verificata circa due settimane fa, ma l'uomo Singhj Kubir, 36 anni, ha confessato il delitto nella notte ai Carabinieri di Fiorenzuola d'Adda, località in cui risiedeva con la moglie e con il figlio di cinque anni.
La ragazza è deceduta per strangolamento: il cadavere della giovane madre è stato ritrovato ieri e, attraverso la confessione dell'omicida, si è potuto procedere all'identificazione della salma. La donna era incinta. Adesso l'uomo è interrogato in procura dal pm Antonio Colonna. Agli inquirenti ha comunque già confessato i motivi dell'estremo gesto. Non è la prima volta che si verificano omicidi per gelosia o per motivi legati a uno stile di vita che si adatta al Paese nel quale si vive. In Italia, ad esempio, come non ricordare il caso di Hina, uccisa dal padre e dai cognati solo perché si vestiva all'occidentale e non era in linea con i dettami del proprio paese d'origine.