89 CONDIVISIONI

Uccide la figlia il giorno del compleanno. Il movente in una lettera: “Mi ha portato via 1 miliardo”

Stellio Cerqueni, l’anziano che venerdì ha ucciso a Rubano (Padova) la figlia Dorjana sparandole due colpi di pistola prima di rivolgere l’arma contro se stesso, ha scritto al nipote Michele, figlio della vittima e di Galdino Nicoletti: “Tua madre ha lasciato i genitori nella miseria, nella fame e nella malattia, portandoci via un miliardo di lire”.
A cura di Davide Falcioni
89 CONDIVISIONI
Immagine

"Lettera a un nipote che non ho mai visto, scritta e riscritta cento volte". Inizia così la missiva che Stellio Cerqueni, l'anziano che venerdì ha ucciso a Rubano (Padova) la figlia Dorjana sparandole due colpi di pistola prima di rivolgere l'arma contro se stesso, ha scritto al nipote Michele, figlio della vittima e di Galdino Nicoletti, nel tentativo di fornire una spiegazione a un delitto che evidentemente premeditava da tempo e che altrettanto evidentemente non può essere in nessun modo giustificato: "Tua madre ha lasciato i genitori nella miseria, nella fame e nella malattia, portandoci via un miliardo di lire dell’eredità", scrive Stellio, che dedica poi altre sessanta pagine della sua lettera-diario a lanciare invettive contro sua figlia e il marito, ripercorrendo tutte le vicende economiche e dedicando solo a questo aspetto le sue parole, confermando quindi che all’origine dell’odio covato nei confronti di Dorjana  c'erano unicamente questioni legato all’eredità. I due, d'altro canto, non si vedevano ormai da anni tanto era il rancore che si era stabilito.

Stando a quanto accertato venerdì scorso Stellio, 88 anni, è arrivato a Rubano da Monfalcone, dove viveva insieme alla giovane moglie invalida: l'uomo ha raggiunto casa di Dorjana , che quel giorno compieva 60 anni, con un taxi e portando con sé una pistola regolarmente detenuta. Quando è arrivato davanti al cancello ha trovato Paolo, uno dei figli di Galdino, marito di Dorjana, e a lui ha chiesto di vedere sua figlia. La donna è uscita, i due hanno parlato e lui le ha sparato, prima al petto e poi alla nuca, come per giustiziarla. Poi si è tolto la vita mirando al petto. Al femminicidio-suicidio avrebbero assistito almeno due testimoni oltre a Paolo, che dopo il primo sparo si è precipitato fuori per vedere che cosa stesse succedendo.

89 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views