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Trieste, 43enne morta in casa: a trovarla la polizia che doveva notificarle un atto

Una donna di 43 anni originaria dell’Est Europa è stata trovata morta nel suo appartamento a Trieste. A trovarla è stata la Polizia che doveva notificarle un atto. Tutte le piste restano aperte, dal femminicidio al suicidio.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine d Facebook.
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Dramma a Trieste dove una donna originaria dell'Est Europa di 43 anni,  Alina Trush, è stata trovata cadavere nel suo appartamento in viale D’Annunzio 28. A trovarla è stato oggi pomeriggio, mercoledì 1 dicembre, il personale della Procura della Repubblica che avrebbe dovuto notificarle un atto giudiziario per le violenze che avrebbe subito dal compagno, triestino, tempo fa. Non vedendola rispondere hanno chiamato i vigili del fuoco per aprire la porta d’ingresso della casa e si sono ritrovati davanti la tragica scena, con il corpo senza vita di Alina riverso sul pavimento.

Secondo le prime indiscrezioni, la morte risalirebbe a ieri e in casa non sarebbero state trovate tracce di sostanze stupefacenti, né evidenti tracce ematiche.

Al momento tutte le poste restano aperte, dal femminicidio ad un gesto volontario all'overdose. Indagini sono in corso. Sul posto è arrivata anche la polizia scientifica, polizia di Stato e il medico legale Fulvio Costantinides. Un condomino, come riporta la stampa locale, ha sostenuto di aver sentito urla nella giornata di domenica 28 novembre provenire dall'appartamento dove è stato rivenuto il cadavere della donna.  Sul muretto appena fuori dall'entrata del condominio una scritta fatta a pennarello rosso: "Alina" e poi alcuni messaggi affettuosi scritti in lingua slava.

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