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Tre fratelli violentati per anni dal compagno della loro mamma a Torino: “Non me ne sono mai accorta”

Un uomo di 56 anni è a processo a Torino per violenza sessuale aggravata su tre figli della compagna, subita anche davanti alla madre, che non si era accorta di nulla. La vicenda è emersa quando la figlia maggiore, ormai all’università, ha denunciato gli abusi: palpeggiamenti e tentativi di rapporti sessuali, avvenuti in casa, in vacanza in barca e in montagna.
A cura di Biagio Chiariello
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Un uomo di 56 anni è a processo a Torino, accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti dei tre figli della compagna, all’epoca minorenni. Le udienze si svolgono davanti alla Corte d’assise a porte chiuse, per tutelare le vittime, e sono coordinate dalla pm Eleonora Sciorella. L’imputato, incensurato e senza precedenti penali, nega ogni addebito.

La vicenda è emersa dopo anni di silenzio. La prima a denunciare gli abusi è stata la figlia maggiore dei tre fratelli, quando si era trasferita per frequentare l’università lontano da casa. Solo allora, libera dalle pressioni quotidiane, ha trovato la forza di raccontare ciò che aveva subito: toccamenti, palpeggiamenti e tentativi di rapporti sessuali, avvenuti in casa, in vacanza in barca e in montagna. Confidata con un’amica, la ragazza ha deciso di rompere il muro di silenzio, aprendo il percorso che avrebbe portato anche i fratelli più piccoli a raccontare le loro esperienze.

Durante una pausa dagli studi, la giovane è tornata a casa e si è sfogata con la madre alla presenza dei due fratelli, ormai maggiorenni. È stato allora che il lungo silenzio imposto dalla paura e dalla vergogna ha cominciato a cedere. I due gemelli, un ragazzo e una ragazza, hanno infine confermato di aver subito abusi simili. Secondo le indagini, le violenze sul più piccolo dei fratelli erano iniziate prima dei dieci anni e sarebbero continuate fino a poco tempo prima della denuncia.

Per la madre, venuta a conoscenza dei fatti solo in quel momento, è stato un crollo emotivo. In alcune occasioni gli abusi sarebbero avvenuti in sua presenza, ma senza che lei se ne accorgesse. Colta dal dolore, ha deciso di denunciare l’uomo insieme ai figli.

Il processo di primo grado è appena iniziato. I tre ragazzi si sono costituiti parte civile con l’avvocato Fabrizio Bernardi, mentre la madre è assistita dal legale Alessandro Melano. Durante l’incidente probatorio, le vittime hanno già confermato gli episodi denunciati. Le prossime udienze vedranno l’ascolto dei genitori dei ragazzi e, successivamente, di tutti gli altri testimoni indicati dalla pm.

Gli abusi, stando alle ricostruzioni investigative, si sono protratti per oltre dieci anni e si sono verificati in contesti diversi: a casa, durante vacanze in barca, escursioni in montagna. Il racconto dei ragazzi rivela un modello costante di violenza perpetrata da un uomo di cui la madre si fidava, ma che ha approfittato della sua presenza stabile nella vita dei figli.

Ora la Corte d’assise dovrà accertare la verità dei fatti e stabilire le responsabilità. La vicenda, drammatica e complessa, mette in luce non solo la gravità degli abusi subiti da minori, ma anche la difficoltà per le vittime di parlare e rompere anni di silenzio, spesso alimentato da paura e senso di colpa.

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