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Tragico schianto in auto con la mamma, il piccolo Eduard morto a 4 anni tra le braccia sei soccorritori

“La nostra vita è sconvolta. Volgiamo credere che il nostro bambino ci seguirà per sempre”, sono le strazianti parole del papà del piccolo Eduard, il bambino di 4 anni morto in un terribile incidente stradale sulla Pontebbana, nel Trevigiano.
A cura di Antonio Palma
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All’arrivo dei soccorsi era ancora vivo il piccolo Eduard Bressaglia, il bambino di 4 anni morto tragicamente ieri in un terribile incidente stradale avvenuto lungo la strada Statale 13 "Pontebbana" a Spresiano, in provincia di Treviso. Quando i primissimi soccorritori lo hanno tirato fuori dalla vettura in cui si trovava con la mamma, il piccolo respirava ancora anche se gravemente ferito. Una scena straziante e convulsa quella vissuta dai presenti che hanno provato in tutti i modi a rianimare il bimbo prima dell’arrivo del 118 praticando anche il massaggio cardiaco che però non è servito. Il piccolo è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale Ca' Foncello di Treviso.

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“Quel piccolino respirava ancora, abbiamo provato a rianimarlo” hanno raccontato i soccorritori sconvolti alla Tribuna Treviso. Così come sconvolta era la madre del piccolo, Nicole, che era al volante dell’auto che si è schiantata contro un platano. La donna, proveniente da Villorba, viaggiava lungo un rettilineo e andava verso Conegliano quando improvvisamente ha sbandato ed è finita contro l’albero a bordo carreggiata.

Un impatto all’apparenza inspiegabile. La donna, uscita dalla vettura distrutta, ha continuato a ripetere il nome del suo piccolo e a dire di aver avuto un colpo di sonno mentre i soccorritori cercavano di rianimare il bimbo. La donna aveva trascorso la notte in bianco all'ospedale con il figlioletto che aveva una forte tosse e probabilmente ha avuto un improvviso black out.

I genitori della piccola vittima del'incidente stradale sulla Pontebbana
I genitori della piccola vittima del'incidente stradale sulla Pontebbana

Soccorsa e trasportata in ospedale, ora si trova ricoverata, ferita non gravemente ma in stato di shock. Accanto a lei il compagno Moreno, distrutto dal dolore per una notizia che nessun genitore dovrebbe mai avere, la morte del proprio figlio in tenera età. Quando è stato avvertito del’incidente, l’uomo ha lasciato subito il bar che gestisce per dirigersi dalla compagna e dal bimbo sperando in un miracolo che però non è avvenuto.

“Aveva riscoperto l'amore per la paternità e lui e il piccolo erano inseparabili” raccontano gli amici dell’uomo che gestisce vari bar e ha precedenti figli già grandi a una precedente relazione. “È una tragedia immensa. La nostra vita è sconvolta. Desideriamo soltanto stare tranquilli e credere che il nostro bambino ci seguirà per sempre” sono le uniche parole dell’uomo al Gazzettino.

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