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Tra i bagnanti in spiaggia spuntano ossa e stivale: macabro ritrovamento a Gallipoli

La scoperta è avvenuta per caso domenica pomeriggio quando alcuni bagnanti che passeggiavano sulla costa della cittadina salentina hanno notato le ossa tra gli scogli. I resti sono stati recuperati e saranno ora analizzati.
A cura di Antonio Palma
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Macabro ritrovamento lungo il litorale di Gallipoli, cittadina salentina sulla costa pugliese in provincia Lecce. Tra i bagnanti della domenica, infatti, sono emerse improvvisamente diverse ossa simili a quelle umane, insieme a un vecchio stivale che ha fatto scattare subito l’allarme. Il rinvenimento nel pomeriggio di ieri, domenica 5 maggio, lungo il litorale nord di Gallipoli, tra Rivabella e Torre Sabea.

La scoperta è avvenuta per caso lungo la scogliera. Alcuni bagnanti, che passeggiavano in zona per godersi la giornata di sole, hanno notato improvvisamente strani e insoliti oggetti che fluttuavano tra gli scogli del lungomare e l’acqua e si sono avvicinati per capire. Poco dopo hanno scoperto che erano in realtà delle ossa.

Si trattava di resti del tutto simili a quelli umani. Inoltre lo stesso gruppo di bagnanti ha notato nella stessa zona anche uno stivale di gomma e a questo punto è scattata l’allerta. Immediata la chiamata alle forze dell’ordine che sono accorse sul posto poco dopo, nel primo pomeriggio di domenica. La zona è stata delimitata dai carabinieri e i resti ossei quindi sono stati recuperati con cautela e portati nell'ospedale di Gallipoli dove saranno esaminati.

Si tratta di due frammenti piuttosto lunghi tipici degli arti inferiori e, secondo una prima analisi esterna, potrebbe trattarsi di ossa appartenenti a un arto inferiore umano, tibia e perone. Ad accertarlo però dovranno essere gli esami di laboratorio che sono stati già disposti dalla Procura della Repubblica di Lecce che è stata informata dei fatti. Bisogna escludere che possa trattarsi di ossa di animali.

Se le analisi sulle ossa confermeranno che si tratta di resti umani, infatti, bisognerà poi capire a chi appartengano. Il ritrovamento potrebbe essere collegato a uno dei pescatori dispersi nel corso degli ultimi anni in mare ma non si escludono altre ipotesi più macabre.

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