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Torino, si indaga per omicidio colposo nel caso delle due gemelle trovate morte in casa

La procura di Torino ha aperto un fascicolo che ipotizza il reato di omicidio colposo per la morte di Maria e Vittoria Perottino, le due gemelle di 66 anni i cui cadaveri sono stati rinvenuti martedì nella loro abitazione a Bussoleno, in Val di Susa. In casa è stato trovato un biglietto di scuse.
A cura di Susanna Picone
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La procura di Torino ha aperto un fascicolo, al momento ancora senza indagati, che ipotizza il reato di omicidio colposo per la morte delle due gemelle i cui cadaveri sono stati rinvenuti nella loro abitazione a Bussoleno, in Val di Susa. A quanto si è appreso, si tratta di un atto dovuto. Il ritrovamento dei cadaveri delle gemelle Maria e Vittoria Perottino, 66 anni, risale a due giorni fa quando i carabinieri, con l’ausilio dei vigili del fuoco, sono intervenuti presso l’appartamento delle due donne in seguito all’allarme dei vicini di casa. Vicini che, a quanto ricostruito, non vedevano le due sorelle ormai da mesi.

Il biglietto lasciato dalle gemelle: "Non mangiamo più"

I militari hanno trovato il primo cadavere sul pavimento della cucina, il secondo – ormai ridotto a uno scheletro – nella camera da letto. Le due donne non risultano avere parenti stretti: l’unico contatto lasciato dalle gemelle Perottino è quello di una parente che vive in Brasile. I carabinieri hanno trovato in casa un biglietto col numero di telefono della parente insieme a una lettera di scuse e la richiesta di contattare questa persona in caso di morte. Nel biglietto, a quanto emerso, Maria e Vittoria avevano scritto che non riuscivano più a vivere: “Non possiamo andare avanti, non mangiamo più”, le parole messe nere su bianco.

Le due gemelle morte da molto tempo

I carabinieri stanno facendo analizzare le impronte trovate sui fogli e intanto proseguono le indagini per capire le cause del decesso. Quello che appare certo è che le due donne erano sicuramente morte molto tempo prima della scoperta dei carabinieri. "È un dramma, soprattutto in una comunità piccola come la nostra – il commento della sindaca Bruna Consolini – In questo periodo abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di persone che non si vedevano più in giro e in realtà stavano bene. È una storia legata al tema della solitudine".

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