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Torino, botti a festa cittadina: due cuccioli morti di terrore al Centro animali

Dramma al Canc, il centro animali selvatici di Grugliasco. I responsabili: “Impauriti dal rumore dei fuochi d’artificio gli animali correvano nelle gabbie cercando una via di fuga”. Una capriolo e un piccolo cinghiale morti di paura.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Sono praticamente morti di paura i due cuccioli – un capriolo e un cinghiale – del "Centro animali non convenzionali" di Grugliasco, alle porte di Torino. Colpa dei fuochi d'artificio che nella serata di domenica 7 giugno hanno chiuso la festa del palio cittadino. "È stato un disastro", dice Giuseppe Quaranta, direttore del CANC, specializzato nel soccorso e nella cura di esemplari selvatici di tutte le specie. “Fossimo stati avvisati, avremmo evitato tanto stress e due animali morti”, dice. “Erano le 22,40 – ricorda Quaranta a La Stampa – quando sono iniziati i fuochi. E non le dico gli animali cosa hanno iniziato a fare. Correvano nelle gabbie alla ricerca di fuga, come è nella loro natura di animali selvatici”.

Il centro ospita circa 120 animali di ogni sorta: dalle volpi ai caprioli, dal tasso allo sparviere, dal falco pellegrino a gufi, allocchi, cornacchie, merli e cinciallegre, e persino un rospo smeraldino, affermano i responsabili, che non si dicono assolutamente contrari a botti e fuochi artificio. “Ma sapendolo con un po’ di anticipo – ammette Mitzy Mauthe Von Degerfeld, un’altra responsabile del CANC – chiudiamo le finestre e mettiamo coperte per attutire luci e rumori. E ad alcuni li sediamo proprio per evitare traumi”. Ma stavolta le forti esplosioni che hanno chiuso il palio cittadino hanno fatto letteralmente morire di terrore i due cuccioli. “Un capriolo e un cinghiale da latte – confidano affranti -. Un secondo capriolo si è ferito a una zampa cercando di scappare”.

Sulla pagina Facebook del CANC è scoppiata la polemica: sono molti, infatti, i residenti a Grugliasco a voler banditi i fuochi artificiali. E alla luce di quanto avvenuto, la lente d'ingrandimento ora potrebbe essere puntata sui festeggiamenti di San Giovanni a Torino, festività (il 24 giugno) che, da sempre, fa esplodere la bagarre tra animalisti e amministrazione comunale.

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