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Torino, 15enne disabile rasato, ustionato e gettato nel fiume: 3 indagati, anche compagno di scuola e una 16enne

“Sono ragazzi fragili. A volte basterebbe una telefonata in più dei genitori e anche un post sui social in meno” ha dichiarato la pm per i minori. Al setaccio i loro telefoni in cerca di eventuali video delle violenze sul 15enne ma si cercano anche i filmati delle telecamere della zona che potrebbero aver ripreso alcuni spostamenti.
A cura di Antonio Palma
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Sono stati identificati i presunti aggressori del 15enne di Moncalieri, attirato in una trappola sequestrato e seviziato nella notte di Halloween da un gruppetto di coetanei che lo hanno rasato, ustionato e gettato nel fiume durante una notte da vero e proprio incubo. Si tratta di tre minorenni tra cui un compagno di scuola del 15enne, un 14enne una ragazzina di 16 anni. Per tutti e tre l’ipotesi di reato è sequestro di persona e violenza privata, ma non è escluso che possano aggiungersi altre accuse.

Per ricostruire i fatti, oltre alle testimonianze già raccolte tra cui il racconto della vittima, un ragazzino che ha un disturbo cognitivo, gli investigatori stanno passando al setaccio i video delle telecamere della zona che potrebbero aver ripreso alcuni spostamenti dei tre e del 15enne preso di mira. Resta da accertare infatti dove sia stato portato l’adolescente e cioè il luogo in cui si sono consumate la maggior parte delle violenze e il buco di 17 ore tra l'uscita di casa e il suo ritorno.

Da questo punto di vista, novità sono attese dalle perizie sui telefoni dei tre minori che sono stati sequestrati in cerca di eventuali video delle violenze. Secondo quanto ricostruito finora, il ragazzino sarebbe rimasto in balia dei suoi aguzzini per ore. Gli avrebbero sequestrato il telefono prima di rasargli capelli e sopracciglia causandogli anche diverse ferite al capo e al volto. Il 15enne, insultato e sotto minaccia di un cacciavite, sarebbe stato chiuso in bagno, poi gli avrebbero spento una sigaretta addosso provocandogli ustioni e infine lo avrebbero costretto a gettarsi nel fiume.

“Quando l’ho visto è stato uno shock” ha raccontato la madre che ha subito denunciando i fatti chiedendo di indagare anche su una possibile violenza sessuale. Secondo la donna, la sera di Halloween il 15enne sarebbe stato convinto da un compagno di scuola a seguirlo in un’abitazione dove erano presenti altri due amici con la scusa di una festa. Arrivati sul posto, però, sarebbe iniziato il lungo calvario.

Nei confronti dei tre per ora nessuna misura cautelare ma la pm per i minori Emma Avezzù li ha invitati pubblicamente a “presentarsi spontaneamente, insieme a un avvocato, per raccontare quello che è accaduto”. I tre presunti responsabili sarebbero già stati protagonisti di altri episodi di bullismo e danneggiamenti. "Sono ragazzi fragili. A volte basterebbe una telefonata in più dei genitori e anche un post sui social in meno" ha dichiarato la Pm.

Secondo l'accusa, i tre comunque non avrebbero partecipato tutti allo stesso modo all'accaduto ma hanno avuto ruoli diversi. Lo avrebbe racconto lo stesso 15enne ascoltato in audizione protetta con l'ausilio di uno psicologo. La sedicenne coinvolta in particolare sarebbe intervenuta in un secondo momento e non avrebbe partecipato all'intero episodio.

Intanto si teme un raid punitivo per vendicarsi da parte degli amici del ragazzo. In decine nei giorni scorsi si sono dati appuntamento sui social con l'impegno a trovarsi tutti a Moncalieri. Alcuni hanno raggiunto anche la casa del compagno di scuola della vittima delle violenze ma l’arrivo di una pattuglia li aveva convinti ad allontanarsi.

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