2.557 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Taormina, neonata morta dopo l’operazione. La perizia choc: “Errore dei chirurghi”

Beatrice aveva una malformazione cardiaca. L’intervento effettuato nel 2018 a Taormina, in Sicilia: ora è arrivato l’esito dell’autopsia: “Carenza di accertamenti diagnostici e tempi chirurgici dell’operazione eccessivi”.
A cura di Biagio Chiariello
2.557 CONDIVISIONI
Immagine

Un intervento chirurgico troppo lungo, eseguito senza i necessari accertamenti preliminari. Così è morta Beatrice, la bimba di 5 mesi operata per una malformazione con la quale conviveva senza sintomi dalla nascita. L’intervento il 3 luglio del 2018 nel reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di Taormina, gestito dal Bambino Gesù di Roma. Anche per questo motivo è stata la procura capitolina ad ordinare l’autopsia sul corpicino di Beatrice. Ed ora sono arrivati i risultati. “Finalmente la responsabilità è emersa — dicono i genitori Marco Morici e Betty Bua a Repubblica — Speriamo che magistratura non perda lo stesso tempo impiegato per la relazione in modo che si apra un processo e Beatrice possa avere giustizia”.

La perizia è stata firmata da Giuseppe Pomè, primario del reparto di Cardiochirurgia pediatrica del Gaslini di Genova, e Antonio Grande, cardiochirurgo del Policlinico di Pavia: Beatrice è morta per "insufficienza multiorganica in esito ad arresto cardiaco postoperatoria”, scrivono i due periti, che  e puntano il dito contro la condotta medica “caratterizzata da una carenza di accertamenti diagnostici prima del trattamento chirurgico necessari per una adeguata definizione del quadro diagnostico pre-operatorio”, e sui “tempi chirurgici dell’intervento eccessivi, in seguito a difficoltà tecniche insorte a causa di carenti accertamenti”.

Beatrice è nata il 2 marzo 2018. Le  viene diagnosticato un difetto intraventricolare e il 30 giugno viene ricoverata da  un cardiochirurgo a Taormina, in provincia di Messina. Durante l’ecocardiogramma, un medico nota una deviazione del percorso dell’arteria ( sling polmonare). “Il cardiochirurgo — dice la mamma — ci assicura di avere la situazione molto chiara, avendo effettuato l’angiotac”. Il 3 luglio la neonata va sotto i ferri, ma qualcosa va storto: ”Esce dopo 12 ore — racconta la mamma — in condizioni pietose. Il cardiochirurgo ci dice che l’intervento è stato più complicato del previsto: a Beatrice manca l’arteria polmonare sinistra”. Solo dopo — hanno denunciato i genitori — il medico riferisce loro che l’angiotac preliminare era illeggibile. Dopo essere uscita dalla sala operatoria, Beatrice ha un arresto cardiaco che le provoca un’ischemia cerebrale. Passa qualche giorno e viene trasferita d’urgenza al Bambino Gesù di Roma, dove muore dopo 68 giorni.

2.557 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views