551 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sulmona, studente di 11 anni accoltella bidello a scuola: l’arma portata da casa

Ha accoltellato un collaboratore scolastico il bambino di 11 che questa mattina a Sulmona ha estratto un coltello dalla tasca e lo ha colpito.
A cura di Chiara Ammendola
551 CONDIVISIONI
Immagine

Ha afferrato il coltello che aveva in tasca e lo ha colpito alle spalle. Così un bambino di 11 anni, studente dell'istituto Capograssi di Sulmona dove frequenta la prima media, ha accoltellato un bidello che è stato poi soccorso ed è ora ricoverato in ospedale. Savino Monterisi, questo il nome del collaboratore scolastico, che ha iniziato a lavorare nella scuola poco più di un mese fa, sta bene. Soccorso dal personale medico è stato accompagnato al pronto soccorso del Santissima Annunziata dove è stato medicato con un punto di sutura alla schiena e gli sono state diagnosticate lesioni guaribili in 7 giorni.

Un gesto violento e inaspettato che ha lasciato tutti piuttosto sconvolti. “Stavo accompagnando il ragazzo in palestra perché mi ha detto che doveva riprendere la giacca della professoressa – il racconto di Monterisi in un'intervista – quando mi sono sentito pungere su un fianco. Subito dopo ho notato la maglia sporca di sangue e ho realizzato di essere stato accoltellato. Non riesco a spiegarmi il perché di questo gesto”. Il bambino è stato immediatamente interrogato dalla polizia intervenuta a scuola: sembra che avesse portato l'arma, un coltello da cucina, da casa. Non sono chiari i motivi del suo gesto, stando a quanto raccontato da insegnanti aveva un buon andamento scolastico e vive in un contesto familiare apparentemente sereno.

“Un ragazzo normale, socievole, che non ha mai dato problemi, né mostrato segni di disagio – spiega la preside delle Capograssi, Domenica Pagano – non riusciamo a spiegarci come sia successo. L’episodio ci ha colti del tutto di sorpresa”. "Quello che è successo oggi è una sconfitta per tutt/ – ha scritto Monterisi in un post Facebook – per tutte le volte che abbiamo rinunciato a spendere una parola o a compiere un gesto per costruire un mondo migliore, libero anche dalla violenza. Davanti a fatti inspiegabili come questo mi sento solo di credere che dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare tanto, tanto e ancora tanto con le nuove generazioni, perché è di noi che hanno bisogno, come noi ne abbiamo di loro". Le indagini sono in corso, coordinate dalla procura della Repubblica del tribunale per i minorenni dell'Aquila. Sono stati anche attivati gli interventi, a tutela del minore, per valutare e affrontare le ragioni del disagio.

551 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views