Studente si gettò dalla finestra, ora è invalido: condannata la sua preside

Il 5 novembre del 2009 un ragazzino di 13 anni si gettò dalla finestra dello studio di suor Stefania Vitali, preside della scuola Maestre Pie dell’Addolorata di Bologna. Un tragico gesto per il quale la religiosa è stata accusata di lesioni colpose. E si è concluso con una condanna il processo davanti al giudice di pace Vittoria Michela Pesante: la preside della scuola dovrà scontare 24 giorni di permanenza domiciliare e dovrà pagare un risarcimento di 25mila euro per il danno morale al fratello dell’alunno. L’accusa nei confronti di suor Stefania Vitali è stata portata avanti dal pm Giuseppe Di Giorgio: il 13enne fu convocato nell’ufficio della preside insieme a un compagno perché doveva dare delle spiegazioni su alcune sigarette.
Il ragazzino chiese di poter aprire la finestra e si lanciò nel vuoto – Lo studente restò in quell’ufficio per circa 50 minuti quando a un certo punto chiese di poter aprire la finestra. Lo fece e si lanciò nel vuoto. L’alunno rimase in coma per diversi mesi e ora risulta invalido al 90%. Per questo è lontano dall’Italia: insieme ai genitori sta girando il mondo per farsi curare. Prima della conclusione del processo era stato già ordinato alla scuola di saldare un acconto di 300mila euro alla famiglia, soldi serviti proprio per le cure del giovane studente. L’avvocato Gianluigi Lebro, che assiste la famiglia del ragazzino, ha commentato la sentenza di condanna dicendo di essere “tristemente soddisfatto”.