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Omicidio Torremaggiore, ultime notizie

Strage Torremaggiore, i legali di Taulant Malaj: “Rischia di compiere gesti estremi, guardato a vista”

Si è tenuto oggi l’interrogatorio per la convalida del fermo di Taulant Malaj, l’uomo che ha ucciso la figlia di 16 anni Jessica e il vicino di casa Massimo De Santis. I legali a Fanpage.it: “Altri 3 video da telecamere nascoste in casa, non ha mai cercato di uccidere il figlio minore”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Davanti agli avvocati Michele Maiellaro e Giacomo Lattanzio, Taulant Malaj avrebbe detto di non aver davvero realizzato cosa stesse facendo mentre massacrava la figlia di 16 anni Jessica e il vicino Massimo De Santis. Con il passare delle ore, secondo i legali, il 45enne sta acquisendo consapevolezza di quanto fatto.

"Ha mostrato un gran pentimento – hanno riferito a Fanpage.it i due avvocati che si occupano della difesa e che questa mattina si sono presentati all'interrogatorio per la conferma di convalida del fermo -. Siamo molto preoccupati per le sue condizioni di salute, Malaj potrebbe compiere atti inconsulti. Speriamo che la polizia penitenziaria vigili su di lui".

Proprio questa mattina i due avvocati hanno avuto un colloquio con il panettiere di Torremaggiore, che ha confermato quanto detto nelle dichiarazioni al sostituto procuratore nel corso dell'udienza di convalida del fermo. In aula però si è fermato ed è scoppiato in lacrime.

"Voleva rendere altre dichiarazioni, ma è paralizzato in uno stato di shock – hanno dichiarato gli avvocati del 45enne -. Ha avuto un blocco psicologico, era disperato per la figlia Jessica".

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A Fanpage.it, i legali hanno fatto sapere che quest'oggi sono state depositate le immagini di altre telecamere di sorveglianza piazzate dallo stesso Malaj nell'appartamento.

"Ci sono altri 3 video – spiega – che si aggiungono a quello girato poco dopo la strage.Visionarli è stato molto difficile, siamo tutti molto provati. Quello che è certo è che non ha aggredito il bimbo. Non possiamo dire molto altro, ma dalle immagini delle telecamere si vede che il piccolo non era nascosto e che il padre non ha fatto niente per fargli del male. Siamo a disposizione delle autorità ovviamente perché come loro vogliamo ricostruire quanto successo".

Secondo i due legali, dunque, il bimbo di 5 anni non si sarebbe nascosto dietro al divano per sfuggire alla furia del genitore. Il piccolo, che adesso si trova a casa degli zii, avrebbe quindi assistito a tutta la terribile scena.

"Siamo tutti molto scossi – hanno continuato gli avvocati – e vogliamo rivolgere un pensiero alla signora Tefta, alla famiglia di Massimo De Santis e alla piccola Jessica".

Maiellaro e Lattanzio hanno inoltre affermato di essere pronti a chiedere approfondimenti sulla capacità di intendere e di volere. "Lo valuteremo nei tempi tecnici. Quasi sicuramente saranno necessari degli accertamenti ulteriori".

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