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Omicidio Torremaggiore, ultime notizie

L’ossessione e la gelosia di Taulant Malaj, spiava e filmava la moglie: “Lui la portava in Maserati”

Una ossessione quella di Taulant Malaj che avrebbe spinto l’uomo a spiare la moglie con delle telecamere che aveva in casa nella speranza di trovarla col presunto amante che abitava nel loro stesso condominio a Torremaggiore, nel Foggiano,
A cura di Antonio Palma
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"Non so perché ho fatto il video con il telefonino. In quel momento avevo il diavolo in testa. L'ho fatto così, non c'è un motivo particolare, così Taulant Malaj, reo confesso del duplice delitto di Torremagiore, ha risposto agli inquirenti che lo interrogavano sul macabro video in cui ha ripreso la scena con i due cadaveri della figlia primogenita, Jessica, 16 anni, e del vicino di casa, Massimo De Santis, colpiti e uccisi a coltellate. Due delitti che hanno come movente la gelosia del 45enne  per la moglie  Tefta, anche lei colpita ma solo ferita durante l'aggressione in casa.

Una ossessione quella di Taulant Malaj che avrebbe spinto l'uomo a spiare la moglie con delle telecamere che aveva in casa nella speranza di trovarla col presunto amante, il 51enne Massimo De Santis, la cui famiglia però nega ogni rapporto amoroso con la donna. È questo infatti uno degli elementi che sta emergendo dai racconti del 45enne panettiere arrestato dopo il delitto. L'uomo avrebbe raccontato che spiava i movimenti della donna attraverso le telecamere presenti in casa, registrandoli poi con il cellulare.

Taulant Malaj ossessionato dalla gelosia per la moglie

Secondo conoscenti, l'uomo cercava di non lasciare mai da sola Tefta che infatti usciva poco di casa da sola ma Taulant Malaj ha raccontato di aver visto il 51enne parlare più volte con la moglie, affermando che la vittima avrebbe anche invitato sua moglie e fare un giro in Maserati. Per l'omicida reo confesso la consorte e il vicino di casa, che abitava nel loro stesso condominio a Torremaggiore, nel Foggiano, avevano una relazione da almeno un anno.

"I due si erano conosciuti dopo un incidente stradale, da allora avevano cominciato a parlare e a frequentarsi. Mangiavano anche assieme. Questi incontri li ho registrati con il mio cellulare" avrebbe riferito il 45enne in carcere. Fatti che il 45enne dice di aver sempre perdonato fino alla la notte tra il 6 e il 7 maggio scorso quando avrebbe sorpreso la moglie a chattare con Massimo mentre erano a letto.

Il racconto di Taulant Malaj: "Ho inseguito De Santis nell'androne"

A questo punto avrebbe atteso l'uomo al rientro dal lavoro al bar che gestisce. "Lui è scappato e io sono rientrato in casa a prendere un coltello. Mi è preso un diavolo in testa. L'ho rincorso per le scale e ora non ricordo bene quando l'ho colpito e per questo lo avete trovato nell'androne condominiale" ha raccontato il reo confesso.

Una furia cieca, De Santis è stato ucciso con 21 coltellate mentre Jessica con una decina di fendenti mentre la 16enne tentava disperatamente di fare da scudo alla mamma, ferita con sei coltellate. Proprio dal racconto di quest'ultima, che gli inquirenti contano di ascoltare tra qualche giorno dopo il via libera dei medici in ospedale, si potrà avere un quadro più chiaro sulla veridicità dei racconti di Taulant Malaj che saranno valutati anche in base alle analisi dei telefoni dell'uomo.

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