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Strage Rapallo, l’ultimo sms dell’omicida-suicida: “Ora staremo sempre insieme”

“Non posso farne a meno. Adesso staremo per sempre insieme tutti e tre”: questo è quanto Alessio Loddo, l’uomo che ieri ha ucciso la compagna e si è suicidato lanciandosi dal balcone col figlio di un anno, ha scritto in un messaggio inviato alla sorella.
A cura di Susanna Picone
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Ha deciso di farla finita e prima di uccidersi ha inviato un ultimo messaggio a sua sorella. Un messaggio nel quale ha chiesto scusa per il suo gesto estremo. È quanto ha compiuto ieri Alessio Loddo, l’uomo che a Rapallo ha prima ucciso a coltellate la compagna Gisella Mazzoni e poi si è gettato dal balcone della sua abitazione insieme al figlioletto di appena un anno. “Non posso farne a meno. Adesso staremo per sempre insieme tutti e tre”, ha scritto l’uomo nel messaggio inviato a sua sorella. In quel messaggio l’omicida-suicida avrebbe anche dato disposizioni su come gestire il conto corrente e i cani che la coppia aveva in casa. “Alessio era un bravo ragazzo, è stato descritto come un violento e uno psicopatico. Prendeva gocce per dormire ma allora tutti quelli che usano gocce per dormire sono psicopatici? È stato scritto che aveva denunce per violenze, falso”, a difendere l’uomo è proprio sua sorella, Pierpaola Loddo. “Litigavano – ha detto la donna facendo riferimento alla coppia – ed è vero che mio fratello non aveva accettato la separazione”.

La lettera e gli sms prima di lanciarsi nel vuoto col figlio

Gli inquirenti che hanno ricostruito la dinamica della tragedia di Rapallo non hanno dubbi e per questo hanno deciso di non effettuare alcuna autopsia sulle vittime della strage. “Le cause dei decessi purtroppo sono chiare e le colpe attribuibili con certezza”, ha detto il procuratore di Genova, Michele Di Lecce, che coordina le indagini insieme al sostituto procuratore Marco Airoldi. Loddo ha usato due coltelli per massacrare la moglie e, secondo i rilievi medico legali effettuati dal patologo Marco Salvi, avrebbe prima massacrato di pugni la donna spaccandole l’arcata dentale. Dopo avere commesso il delitto ha messo i due coltelli nella lavastoviglie, ha bevuto del liquore e ha infilato nella lavapiatti anche il bicchiere. Poi ha scritto la lettera di addio, ha mandato gli sms alla sorella e circa quaranta minuti dopo aver ucciso la donna ha preso in braccio il bambino e si è lanciato con lui dalla finestra.

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