“Stavolta ti dò fuoco”. Donna di Sanremo salvata dalla figlia tredicenne

"Questa volta ti ammazzo, ti do fuoco". Tragedia sfiorata alcune sere fa a Sanremo, dove una lite domestica tra marito e moglie ha rischiato di trasformarsi nell'ennesimo femminicidio. Un uomo, follemente geloso, dopo aver scaraventato a terra piatti e bicchieri della cucina ha cosparso la moglie di alcol, poi afferrato l'accendino per bruciarla viva. A salvare la donna è stata la figlia, di soli 13 anni, che pochi istanti prima che l'uomo appiccasse il fuoco si è scagliata su di lui strappandogli l'accendino dalle mani. Mamma e figlia sono poi subito corse in strada per dirigersi al più vicino commissariato di polizia e lì cercare protezione. Il terribile racconto ha portato ad un rapporto all’autorità giudiziaria che poche ore più tardi ha emesso un provvedimento restrittivo. L’uomo è stato arrestato e ora si trova in carcere. L’accusa contestata dal pm Lorenzo Fornace è di tentate lesioni gravissime.
La vicenda risale a martedì ed è stata raccontata dal Secolo XIX: l'identità della donna non è stata rivelata. Si sa solo che dopo la drammatica minaccia è stata accompagnata, insieme a sua figlia, in una struttura protetta. La 48enne, sposata con un uomo di 58 anni, avrebbe riferito alle autorità che il loro era un rapporto minato dalla morbosa gelosia di lui, che periodicamente arrivava ad alzare le mani e addirittura a minacciarla di morte. Un incubo vero e proprio mai denunciato dalla donna, probabilmente per amore della figlia. Martedì sera tuttavia la situazione è degenerata. Insulti, botte, poi il vero e proprio tentato omicidio. Se la 48enne è ancora viva è solo grazie al coraggio e alla prontezza della figlia.
In una nota il questore di Imperia Cesare Capocasa ha commentato il dramma sfiorato: "La vicenda di Sanremo ripropone, ancora una volta, il dramma sociale e culturale della violenza di genere, una vera emergenza civile che non ha connotazioni specifiche. La polizia ha promosso una campagna di sensibilizzazione fortemente convinta che, maggiore è il processo di civilizzazione e di crescita sociale della collettività, tanto più si assiste al declino della violenza".