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Stadio del Milan al Portello: diffidato il Sindaco e denunciata Fondazione Fiera

Nuova bufera sullo stadio dei rossoneri in zona 8: l’Associazione di tutela dei consumatori ha depositato in procura una denuncia nei confronti della Fondazione Fiera e spedito al sindaco di Milano una diffida formale ad autorizzarne la costruzione.
A cura di Sacha Biazzo
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Il sogno di Barbara Berlusconi di avere lo stadio a pochi metri da Casa Milan sembra vacillare. A scagliarcisi contro questa volta è il Codacons, l’Associazione di tutela dei consumatori, che ha depositato in procura una denuncia-querela contro la Fondazione Fiera Milano, che lo scorso 7 luglio aveva approvato il progetto del Milan, e spedito a Palazzo Marino una diffida formale ad autorizzarne la costruzione.

“Ci siamo rivolti al Codacons – spiega Francesco Pappalettera del Comitato No Stadio al Portello – subito dopo il sì di Fondazione Fiera, esponendogli il problema, ma non ci fermeremo qui, stiamo già preparando altri atti”. Il parere di Fiera Milano, infatti, da solo non basta, per iniziare a costruire il nuovo stadio, il Milan ha bisogno dell’autorizzazione del Comune.

I motivi della denuncia. “La zona risulta già essere fortemente antropizzata, – si legge nella denuncia – i parcheggi, e la sicurezza dei servizi pubblici sono inadeguati, in più la zona è troppo piccola per consentire il deflusso delle persone: cosa succederebbe se i tifosi finissero per entrare in contatto tra di loro come spesso accade negli stadi?” Per questi motivi, il Codacons ha chiesto alla Procura della Repubblica di indagare ed eventualmente sottoporre a sequestro preventivo l’area in questione.

Dello stesso tenore la diffida spedita al Sindaco: “Sia in Inghilterra che in Francia gli stadi sono, o sorti prima delle case, o sono stati costruiti fuori dalla città, – si legge nell’atto – costruire uno stadio alternativo a distanza solo di un chilometro da quello di San Siro appare di per sé una scelta urbanistica inadeguata”.

Tour guidati per i consiglieri. Nel frattempo, in zona 8 sono iniziati i tour guidati per far conoscere ai consiglieri comunali dove dovrebbe sorgere lo stadio. “Il vero problema – spiegano i residenti contrari al progetto – è che chi dovrà prendere la decisione non conosce la zona, per questo abbiamo invitato tutto il Consiglio comunale a fare un giro del perimetro compreso tra via Gattamelata, viale Teodorico e viale Scarampo”. La prima visita è stata di Roberto Caputo (PD), mentre il 24 luglio dovrebbero arrivare i consiglieri de “Il Polo dei Milanesi”.

“Lo stadio avrà 24 uscite, questo vuol dire che i tifosi dovranno uscire in mezzo all’autostrada, – spiegano dal Comitato No Stadio – chiunque viene qui se ne rende conto, lo spazio non c’è; le agenzie immobiliari, da quando è uscita la notizia, stanno perdendo clienti, nessuno vuole più comprare casa qui, ma noi che già ci abitiamo cosa dovremmo fare? Andarcene?”.

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