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Spogliano i cadaveri e rubano gioielli: sciacalli arrestati. Facevano anche grigliate al cimitero

Spogliavano i cadaveri di tutto quello che c’era all’interno del feretro. Quando erano di fretta si portavano via direttamente il cranio. A volte organizzano grigliate al cimitero. 15 persone ai domiciliari nel Torinese. Negli spogliatoi del personale all’interno del camposanto Parco c’era il punto di raccolta degli oggetti preziosi rubati nelle tombe e poi rivenduti solitamente ai Compro Oro.
A cura di Biagio Chiariello
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Quindici persone sono state arrestate dai carabinieri di Torino con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, falsificazione di atti, peculato, distruzione e soppressione e sottrazione di cadavere, ricettazione, concussione. Il blitz dei militari è avvenuto questa mattina, 12 marzo, nell’ambito di un’operazione contro il racket delle estumulazioni nei cimiteri della zona, che già nei giorni scorsi aveva portato i carabinieri di Ivrea ad indagare per un furto avvenuto nel camposanto di Quassolo, piccolo centro del Canavese. Secondo le accuse, gli “sciacalli” rubavano anche i denti d’oro ai cadaveri sepolti nei cimiteri torinesi e organizzavano grigliate dentro gli stessi camposanti.

Le accuse

Gli inquirenti stanno effettuando perquisizioni e sopralluoghi al Cimitero Parco. Qui, negli spogliatoi del personale, c’era il punto di raccolta dell’oro e dei gioielli che venivano rubati nelle tombe. Gli indagati sono 31. Quindici le misure di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Tra loro ci sarebbe anche la madre di un compro oro che andava direttamente al cimitero a ritirare il malloppo. Le salme venivano depredate di tutti gli oggetti preziosi lasciati nella bara: soprattutto denti d’oro e gioielli. Quando erano di fretta si portavano via direttamente il cranio (un caso documentato).Ma secondo gli investigatori, i necrofori avrebbero alterato i verbali dichiarando che molti cadaveri erano ancora indecomposti e che per le salme serviva la cremazione, un’operazione che garantiva agli operatori cimiteriali un indennizzo di 20 euro a corpo. Alcuni operatori cimiteriale poi hanno percepito somme di denaro da privati per lo svolgimento delle attività del loro ufficio. Si tratta di alcuni dei reati contestati nell'inchiesta del pm Gianfranco Colace iniziata nel 2016 con la denuncia di Michela Favaro, Ad di A.F.C. Torino spa, società che gestisce i servizi cimiteriali.

Le parole dell'assessore del comune di Torino

 “Aspettavamo da mesi la chiusura dell'indagine ora finalmente possiamo agire”. Lo afferma l'assessore ai Servizi cimiteriali del Comune di Torino, Marco Giusta, in relazione all'arresto dei necrofori accusati di furti nei cimiteri cittadini. “Da quando è stata presentata la denuncia – aggiunge – abbiamo iniziato assieme alla dottoressa Favaro a mettere in campo misure correttive, alcune già operative altre pronte ad essere avviate, grazie anche a una interlocuzione con l'assessorato alla Sanità regionale per la presenza di un medico legale durante le operazioni. Ci tengo particolarmente a ringraziare gli inquirenti per l'importante lavoro svolto”. "Quello che colpisce è il cinismo: alcuni indagati sono stati sorpresi, durante le indagini, a fare grigliate mentre accanto venivano esumate le salme dei defunti". Così il comandante provinciale dei carabinieri di Torino, colonnello Emanuele De Santis, in merito all'inchiesta odierna.

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