Slot machine: il 20% degli incassi finisce nelle mani delle mafie

Dalla manomissione delle macchine alle bische clandestine, la criminalità organizzata ha ormai messo le mani sul mondo del gioco d'azzardo, in particolare sulle slot machine, riuscendo a intercettare non meno del 20% delle giocate e sottraendo i lauti profitti ai circuiti legali. A rivelarlo è un dossier intitolato "Il gioco d'azzardo e le sue conseguenze sulla società italiana. Il peso del gioco illegale nelle province italiane"realizzato dal sociologo Maurizio Fiasco e presentato stamani a Roma, presso la sede della Caritas, nel corso dell'Assemblea annuale delle Fondazioni Antiusura associate alla Consulta Nazionale.
Slot machine: 8,5 miliardi di euro nelle mani delle organizzazioni criminali
Il rapporto per la prima volta fornisce una stima dell'illegalità "incorporata" nell'organizzazione ufficiale del gioco d'azzardo. Le slot machine assorbono il 53% del mercato dell'azzardo: su 84 miliardi e 728 milioni di euro nel 2013, 47 miliardi e 507 milioni sono la cifra "ufficiale" registrata dalle 420 mila slot sparse in Italia. Una cifra che comprende il consumo lordo, la quota trattenuta dallo Stato per gli incassi erariali e quella per la remunerazione del profitto dei concessionari, ma esclude il calcolo del "nero", stimato per la prima volta dalle Fondazioni Antiusura. Moltiplicando la spesa pro capite per le slot per il numero di residenti e ripetendo la stessa operazione per la serie "originale" hanno calcolato un gap di 8,5 miliardi: dai 41,7 ufficiali ai 50,3 miliardi effettivi.
Slot machine: a Napoli 1,5 miliardi di "nero"
Il sociologo Fiasco spiega che, conti alla mano, il nero è "assai prossimo a tutto il volume delle entrate erariali per tutti i giochi nel 2012". La provincia di Napoli da sola tocca la quota di 1,542 miliardi di nero, davanti a Roma con 1,514 miliardi. Quasi il doppio rispetto a Milano con i suoi 821 milioni. "Cifre – spiega l'esperto – che, in larga parte, confluiscono nelle mani dell'organizzazione che gestisce una o tutte le fasi dell'implementazione dell'azzardo con le slot machine. Si tratta di una criminalità affaristica, e spesso legata alle mafie, quella che si è accaparrata la gestione e le concessioni di una parte significativa di tutta la rete dell'azzardo".
Slot machine: a Napoli il gap tra "registrato" e "nero" è del 104%
Ma, ancora una volta, sono i numeri a dare un quadro della situazione. A Napoli la differenza percentuale tra registrato e "nero" nelle slot machine è del 104,75 per cento. Seguono Reggio Calabria (80,25 per cento di presenza mafiosa e 95,54 per cento di nero), Vibo Valentia (60,36 per cento e 84,73 per cento), Palermo (58,2 per cento e 83,38 per cento), Caltanissetta (53,18 per cento e 80,06 per cento).